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Palermo, che la festa della birra abbia inizio: dal 7 al 9 giugno “Beer Bubbles” in via Maqueda

mercoledì 6 Giugno 2018
Sherbeth 2016, via maqueda

Dalla birra fatta di frumento siciliano e scorze di arancia a quella alla liquirizia; dalle arance e fave di cacao a quella dal sapore esotico del mango, sono oltre 150 tipi di birra che i 20 “brewers” presenteranno al “Beer Bubbles”, il Festival della birra artigianale a Palermo.

Da giovedì 7 giugno fino a sabato prossimo, nel tratto di via Maqueda, dai Quattro Canti a via Torino chiuso dalle 12 a mezzanotte, il cosiddetto “Antico Cassaro”, si potranno degustare i prodotti di 10 birrifici regionali, 8 nazionali e 2 internazionali. “Padroni di casa” i palermitani “doc” di “Ballarak” di Ballarò, accanto ai quali ci sarà il meglio di quanto offre il settore.

birraIl fiore all’occhiello di “Beer Bubbles” è rappresentato da “Rogue” e da “Brew Dog”, rispettivamente colossi della birra artigianale nati negli Stati Uniti e in Scozia. Il primo esporta le sue 17 birre in 39 stati, oltre che in Giappone, coltivando gli ingredienti (orzo, luppoli, zucche, miele, peperoncini, nocciole) nelle sue tenute in Oregon mentre il secondo, creato nel 2007, ha due stabilimenti in cui lavorano circa mille dipendenti per creare birre aromatiche, con note al caffè e al cioccolato, e di chiara ispirazione americana.

La Sicilia è praticamente tutta rappresentata. Si parte con la folta pattuglia della provincia di Messina. Da Sinagra arriva “Epica”, che ha realizzato la prima birra con luppolo del territorio; da Sant’Agata di Militello il legame con i Nebrodi di “Irias” e la sua birra senza glutine; Brolo si presenta al Festival con “Rock Brewery” e le sue produzioni dalle note fruttate e dalle suggestioni americane mentre “Kottabos”, di Rocca Di Capri Leone, propone birre dai nomi femminili, ispirate al libro “Le città invisibili di Italo Calvino”, non filtrate, non pastorizzate e rifermentate in fusti e bottiglie.

Da Siracusa partecipano “Malarazza” con birre realizzate con scorza di Limone IGP e grani siciliani ma anche con mosto di Uve Moscato di Sicilia, e “Alveria ”, di Canicattini Bagni, con la “Centobocche” a base di frumento di maiorca e grano tenero antico siciliano. Da Misterbianco (Catania), ecco “Fratelli Birrafondai”, impegnati con la salvaguardia dell’ambiente e con le materie prime a chilometro zero; grande curiosità per i ragusani di Yblon, nominati nel 2018 miglior birrificio “Best in Sicily”, così come interessante è la proposta del “Birrificio Ingargiola” di Mazara del Vallo dove l’intero processo produttivo si svolge in maniera totalmente manuale, dalla macinazione dei grani al confezionamento.

Anche il meglio dell’offerta nazionale sarà tutta a Palermo. A cominciare da “Manerba”, fabbrica storica della provincia di Brescia, il cui impianto da 2000 litri è stato realizzato da Kaspar Schultz, azienda tedesca leader nella produzione di impianti brassicoli. La Lombardia “timbra il cartellino” anche con “Birrificio Italiano di Limido Comasco, in provincia di Como, aperto dal 1996 con l’obiettivo di regalare ai palati altissimi standard qualitativi. Sempre dal Nord Italia, l’originale esperienza dei piemontesi di “Canediguerra” (Alessandria): nel loro stand si potrà provare la “White Chocolate Stout” al cioccolato bianco, prodotta con il birrificio Bakunin di San Pietroburgo.

La “Fabbrica della Birra Perugia” (Pontenuovo di Torgiano), uno dei primi birrifici nato in Italia assieme a marchi come Wuhrer, Forst, Dreher, Peroni e Paszkowski, è rinato nel 2013 con un progetto giovane e ambizioso. Oltre alle degustazione di 17 tipi di birra, sperimenterà con il pubblico del “Beer Bubbles” una bevanda diversa, e cioè il Sidro con mele biologiche locali. Dal Lazio tre aziende: i romani di “Jungle Juice” con la linea stagionale di birre alla frutta, leggere e adatte ad essere bevute in estate; e due realtà di Latina, “East Side” con birre dalla forti connotazioni aromatiche e “Birrificio Pontino” con produzioni dalle forti influenze americane e messicane. Acqua purissima, ideale per creare birre dal carattere “pulito” e leggero, è invece la particolarità de “La Casa di Cura”, abruzzesi che sfruttano genziana e coriandolo per arricchire i sapori e che hanno creato l’originale Stout alla liquirizia.

Dopo il successo delle due manifestazioni precedenti, la terza edizione del Festival della birra artigianale, organizzato da Bauhaus Ev in collaborazione con Extra Hop, è anche inserito negli eventi di “Palermo Capitale della Cultura”. L’appuntamento, imperdibile per ogni appassionato, è a ingresso gratuito e prevede anche 10 stand con lo street food: con la prima degustazione si potrà acquistare con due euro in più un bicchiere in policarbonato serigrafato con il logo dell’evento, che sarà risciacquato dopo ogni consumazione e,  dunque, riutilizzabile a tutela dell’ambiente. Ogni assaggio “alla spina” avrà costi differenti: due euro per 20 cl e 4 per 40 cl.

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