Il messaggio da Roberto Lagalla è arrivato. I consiglieri metropolitani di Palermo saranno chiamati a raccolta venerdì 18 luglio. Obiettivo: procedere alla formazione dei gruppi consiliari. Un passaggio formale ma chiave per i lavori d’aula all’ex Provincia. Statuto e Regolamento non ci sono ancora, in attesa che si sblocchi la situazione al tavolo tecnico regionale. Il vicepresidente e i consiglieri delegati non sono stati ancora nominati. Lì a decidere sarà, quando sarà possibile, la politica. Ma come recita una famosa canzone dei Queen: “Show must go on“. E così, al fine di garantire l’operatività di un Consiglio Metropolitano il cui motore è rimasto ingolfato fino ad oggi, si procederà quantomeno a cristallizzare in aula la situazione elettorale venuta fuori dal voto del 27 aprile.
L’attuale quadro politico alla Città Metropolitana di Palermo
A Sala Martorana si formeranno, con ogni probabilità, cinque gruppi consiliari. Saranno cinque i componenti che faranno parte del gruppo di Forza Italia. Tre quelli della Democrazia Cristiana, così come per Fratelli d’Italia e PD. Due consiglieri formeranno il gruppo de L’Alternativa, soggetto politico che racchiude in sé gli eletti del M5S, di AVS e di Controcorrente. Andranno al Gruppo Misto invece gli eletti, uno a testa, per Lavoriamo Per Palermo – Grande Sicilia e Lega.
Cosa c’è all’ordine del giorno
Con riguardo alla seduta di venerdì, i punti all’ordine del giorno saranno cinque. Detto della creazione dei gruppi consiliari, i 18 esponenti della Città Metropolitana dovranno discutere dell’approvazione dei verbali, del rendiconto di gestione 2024, del regolamento per disciplinare il servizio di trasporto pubblico con taxi o servizi NCC e la variazione di bilancio sul triennio 2025-27. Sullo sfondo, poi, c’è la gatta da pelare sul futuro di Gesap. Sala Martorana si dovrà infatti esprimere sull’autorizzazione alla nomina di un advisor per valutare il valore delle quote della società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino. L’ex Provincia gestisce il 41% delle quote che, insieme all’azionariato detenuta dal Comune di Palermo, formano l’attuale board di maggioranza.