IlSicilia.it ha voluto approfondire la situazione sulle condizioni del mercato coperto di piazza Carmine a Ballarò e intervistato il presidente dell’Associazione “Mercato storico Ballarò”, Giacomo Terranova, che da anni nel quartiere è importante punto di riferimento per residenti e mercatari della zona e segnala la situazione di degrado in cui versa la struttura e le problematiche sociali del quartiere.
Oggi l’interno del recinto del mercato coperto, considerato che alcune parti della recinzione sono state divelte, è luogo di spiacevoli accadimenti con episodi di spaccio di droghe, dove gli stessi tossici bivaccano, dove avvengono episodi di violenza ed attività di prostituzione e violenze, provocazioni sui passanti – spesso turisti considerato che nelle vicinanze insistono b&b – in tarda sera che attraversano il mercato. Sono gli stessi residenti e gli operatori del mercato che raccontano questi episodi a cui assistono e che richiedono un intervento per porre fine a questo degrado.
Un iter che ha avuto inizio nel 2015 , dopo anni di concertazione fra le parti coinvolte tra cui l’associazione “Mercato storico Ballarò”, con la delibera di giunta comunale (la 152 dell’8 giugno 2021) finalizzata alla regolarizzazione del mercato di Piazza del Carmine, la consegna dall’Istituto Autonomo Case Popolari al Comune , sempre nel giugno 2021, dell’area su cui insiste il mercato coperto all’interno dello storico mercato di Ballarò e l’approvazione dell’apposito regolamento nell’ottobre 2021 dal Consiglio comunale che dettava le regole per l’assegnazione degli spazi all’interno della nuova struttura.
Nel frattempo il bando per l’assegnazione ai commercianti storici degli 42 stalli nel mercato al coperto di piazza del Carmine a Ballarò, divisi tra quello grande (33 stalli) e quello piccolo (9 stalli), non è ancora pronto. E l’area, che dovrebbe ospitare i nuovi stand nei mesi è sprofondata nel degrado ancor prima di essere consegnata definitivamente.
Il primo avviso per affidare gli spazi contenuto in una determina dirigenziale dello scorso 23 dicembre con la scadenza per l’invio delle domande fissata al 28 febbraio 2023, pochi giorni dopo l’uscita, venne congelato su richiesta degli assessori Giuliano Forzinetti (Attività produttive) e Rosi Pennino (Attività sociali) che chiesero degli “approfondimenti per motivi tecnici”. E lo scorso 3 marzo è arrivata una nuova determina che ha definitivamente revocato d’ufficio il vecchio bando.
A distanza di mesi, di un nuovo avviso non vi sono notizie e aggiornamenti, segnala l’associazione “Mercato storico Ballarò”, nonostante le richieste di informazioni e di incontro all’assessore Forzinetti e al presidente della Prima Circoscrizione inviata il 4 settembre 2023.
L’associazione da tempo segnala e tiene alta l’attenzione sulle emergenze sociali del quartiere e le problematiche di sicurezza e decoro del mercato storico derivate anche dall’inerzia dell’amministrazione comunale. passando dalla questione della regolarizzazione delle botteghe e dei banchi vendita presenti a Piazza Carmine e legati al mercato coperto cercando di valorizzare e tenere in vita l’identità di una parte importante del nostro centro storico. E che oggi vede una struttura vuota in attesa di un avviso fermo da tempo, un luogo soggetto a continui atti vandalici e meta giornaliera di abbandoni di rifiuti ingombranti e zona di spaccio di crack.
Una realtà che ha adottato lo strumento partecipativo di tutti gli attori coinvolti nel processo di recupero e valorizzazione della zona, restituire alla città una delle più belle piazze cittadine dove si affaccia imponente la “Chiesa del Carmine” e la sua cupola unica nel suo genere.
Il mercato coperto di Piazza Carmine è un pò il simbolo delle difficoltà di rilancio del quartiere, un’opera non completamente definita o meglio un cantiere in stato di abbandono che va perdendo pezzi e che ha tolto loro spazi per i banchi degli operatori e dei mercatari locali stessi, ancora delimitato da una recinzione chiusa. Simbolo di ciò che doveva essere il loro rilancio umano ed economico invece ne sta soffocando le speranze.
“L’Associazione “Mercato storico Ballarò”, sin dalla sua costituzione nel 2016, ha profuso il suo impegno quale soggetto facilitatore tra l’Amministrazione Comunale, lo IACP soggetto realizzatore del mercato coperto ed i mercatari attraverso periodici incontri contribuendo come “cittadinanza attiva” a fornire una presa di coscienza verso il mercato storico di Ballarò mediante la riqualificazione dei suoi spazi conservando e tutelando, mediante un processo di innovazione e confronto, il suo ruolo di mercato sociale all’interno del centro storico, quando oggi la cittadinanza affida ai centri commerciali le proprie scelte sugli acquisti” dichiara il presidente dell’associazione, Giacomo Terranova.
“Valorizzare il mercato di vicinato, rivalutare una delle piazze più belle di Palermo, come Piazza del Carmine, ma soprattutto ridare dignità a chi oggi opera sul mercato senza alcuna tutela sociale e sottraendolo a chi da sempre ha voluto che non emergessero mai sono battaglie che come associazione portiamo avanti da anni con impegno e dedizione e – aggiunge – un progetto ampio dietro la riqualificazione del mercato di Ballarò che è quello di promuovere una parte di Palermo, questo l’associazione se lo è intestato e porta avanti, senza sosta, assieme ai mercatari del quartiere”.
“Durante l’incontro avuto a fine gennaio 2023 con l’assessore alle Attività produttive del Comune di Palermo, Giuliano Forzinetti, come associazione – prosegue – avevamo in qualche modo non contestato in linea di massima tralasciare l’avviso già pronto, qualora però eventuali modifiche andavano a salvaguardare e tutelare quelli che da una vita occupava un banco vendita nel quartiere o personalmente o perché ceduto da un familiare. Questo era il punto fermo che avevamo indicato come associazione durante il percorso”.
“Da fine gennaio ad oggi e, dopo lo stop per imprecisati “motivi tecnici”, cosa ha impedito all’amministrazione comunale di emanare e andare avanti con l’avviso?
Questa inerzia e mancata informazione, di cui non è dato sapere, oggi genera e produce problemi sociali non di poco conto. Oggi è di fondamentale importanza capire perché tecnicamente non è uscito l’avviso, anche perché ci teniamo a precisare che l’interfaccia naturale e dal basso con i commercianti e il comune è stata proprio la nostra associazione, centrale e presente durante tutti i passaggi chiave con gli incontri e il dialogo dal basso e quindi oggi sentiamo il dovere morale di dover dare risposte e chiarimenti che non sono mai arrivati in maniera chiara dall’amministrazione in questi mesi e continueremo a seguire la vicenda” conclude il presidente.
“Non era questa l’idea di mercato che abbiano immaginato quando si è pensato al mercato di piazza Carmine ossia l’immagine di degrado. Immaginato come un luogo di vita in cui la “abbanniata” era attrazione principale per cui tutti i turisti del mondo vengono a trovarci in quello che potrebbe diventare un centro commerciale naturale. Quello in cui finalmente far rinascere uno spazio, che diventa anche “spazio sociale” in una delle piazze più belle della cittá” dichiara il componente dell’associazione, Natale Ferla.