Tanti rimaneggiamenti e focus sulla gestione del pressing. Si alza il livello delle amichevoli del Palermo, che nella giornata odierna ha ospitato in ritiro il Bra. Conto la formazione di serie C, il club di viale del Fante vince di misura. Unico nome a comparire sul tabellino è quello di Di Francesco. Fuori per affaticamento Pierozzi, che si aggiunge così a Magnani e Lund.
Tanti ospiti a Châtillon: a sorpresa arriva un nuovo acquisto

Tanti ospiti oggi allo stadio “E. Brunod” di Châtillon. La compagine siciliana è stata infatti raggiunta anche dal presidente Dario Mirri che ha caricato i suoi ragazzi: “Dobbiamo pensare solo al campo e a lavorare. Mancava lo spirito di sacrificio e in questo Inzaghi è bravissimo”. Ma le sorprese non sono finite qua per le centinaia di tifosi, compresa una parte del tifo organizzato, che hanno riempito l’impianto valdostano.

Nell’intervallo è sceso in campo per un saluto Mattia Bani, il cui acquisto è stato ufficializzato mentre andava in scena il primo tempo: “Il Palermo FC – si legge nella nota del club – comunica di aver acquisito dal Genoa CFC le prestazioni sportive di Mattia Bani. Il calciatore si trasferisce a titolo definitivo legandosi al club di viale del Fante con un contratto pluriennale. A Mattia il benvenuto a Palermo da parte del City Football Group, del presidente Mirri e di tutta la famiglia rosanero“.
Primo tempo: si mischiano le carte
“Chi ha giocato 30 minuti oggi la prossima partita ne giocherà 60 minuti e chi ha fatto 60 farà gli altri 30“. Così aveva dichiarato in conferenza stampa post Nuova Sondrio il tecnico piacentino e così è stato. Torna in grande spolvero il 3-4-2-1. Uniche eccezioni Gomis tra i pali e i due esterni Gyasi e Augello. In difesa largo a Diakité, Peda e Avena. A centrocampo cammina a braccetto la coppia Segre-Blin. Terzetto d’attacco composto da Di Francesco e Le Douaron alle spalle di Corona.
Inzaghi studia ancora e sperimenta, alla ricerca di tutte le possibili opzioni utili da sfoderare nel corso del campionato ormai alle porte. Altro ruolo inedito per il numero 7. Da trequartista l’ex Lecce non lascia punti di riferimento, jolly tra le linee e ancora tanta strada da percorrere per lui. Pochi riflettori puntati e lavoro in sordina, il mister scommette tutto sulla sua duttilità, un asso da poter tirare fuori dalla manica in qualsiasi circostanza. Il futuro di Di Francesco in rosanero sarà ancora tutto da scrivere.
Occhi puntati su Gomis, il cui destino in Sicilia è ancora un’incognita, e lungo le fasce. Tante prove di combinazione per Augello e Gyasi, autori e protagonisti di diverse sovrapposizioni, sia a destra sia a sinistra, con ottimi spunti e squilli. Tra i salti di qualità da annoverare quello di Le Douaron. Il francese, in piena sintonia con Corona, brilla negli inserimenti, trascina dietro di sé gli avversari e squarcia la difesa in due, trovandosi in più occasioni faccia a faccia con il portiere del Bra. Insomma, l’undici titolare sarà una bella gatta da pelare per Inzaghi che riguarda da vicino anche il centrocampo, dove Segre, partita dopo partita, sta riscoprendo le sue doti offensive, mentre Blin muove i fili della manovra rosanero con gran disinvoltura. Un apporto essenziale al centrale proprio alle sue spalle: Peda. Il giovane polacco conferma sicurezza e sfrontatezza, soprattutto nell’anticipo, pronto a insidiare Magnani e il neoacquisto Bani.
La formazione piemontese si rivela avversario ostico e ottimo test da affrontare. Si alza il livello, ma anche e soprattutto la qualità e l’intensità del pressing, mettendo così alla prova i diktat impartiti nel corso di queste settimane a Châtillon. La partita si sblocca però al trentacinquesimo con Di Francesco, dopo la parata sul velenoso suggerimento di Segre: 1-0.
Proseguono gli esperimenti
Nei quindici minuti “restanti” l’undici titolare del Palermo gestisce e migliora il giro palla, ai danni di un Bra stanco dopo i primi quarantacinque minuti. Per il club di viale del Fante anche due ghiotte chance per agguantare il raddoppio. Al sessantesimo via al primo giro di cambi e muta la composizione in campo: Desplanches in porta; Diakité e Peda confermati, supportati da Ceccaroni; a centrocampo Ranocchia e Gomes; rinnovato anche l’attacco con Vasic e Brunori alle spalle di Pohjanpalo. Rivoluzioni e novità sugli esterni, tasti dolenti, ma di fondamentale importanza per l’impostazione tecnico-tattica del tecnico piacentino. Gyasi si sposta a sinistra, sulla corsia opposta, mentre Squillacioti al suo posto a destra.
Qualità, estro e fantasia. Le doti di Brunori, Ranocchia e Vasic accendono la manovra offensiva con giocate e lampi interessanti. Tutti tentativi vani. Unica nota stonata il mirino ancora da sistemare. Al settantacinquesimo Inzaghi lascia rifiatare Diakité e Peda per Avena e Nicolosi, con Ceccaroni pronto a coprire la posizione di centrale. Ancora spento Pohjanpalo. Il bomber finlandese non appare ancora al 100%, alla ricerca della condizione ottimale. I carichi di lavoro sembrano pesare e non poco sulle gambe del numero 20. Condizione non molto diversa, seppur più sciolto, per capitan Brunori.