Dopo una lunga maratona in aula il Consiglio comunale di Palermo ha approvato le tariffe per il 2018 della tassa sui rifiuti, la Tari. La delibera contiene una riduzione del 4 per cento per le imprese, mentre l’importo resta pressoché invariato per le famiglie.
Per il capogruppo di Palermo 2022 a Sala delle Lapidi Antonino Sala. “Il taglio per le imprese – spiega – è stato possibile grazie alla lotta all’evasione fiscale che ha permesso di recuperare circa due milioni di euro. Altro elemento importante è la sostanziale revisione dei costi del servizio, grazie agli input dell’amministrazione che ha fissato un obiettivo di efficienza per l’azienda partecipata. Stabilendo l’obiettivo della riduzione del 5% dei costi di gestione, l’amministrazione intende condividere e risolvere i problemi insieme all’azienda“.
“E’ necessario un piano di efficientamento dell’azienda – dice il consigliere di Palermo 2022 Massimiliano Giaconia – che eviti in futuro un aumento delle tariffe e che non metta a rischio il bilancio della Rap e saldi i livelli occupazionali“.
Per il capogruppo del Movimento 139 Sandro Terrani è stata “Significativa è, la direttiva dell’Amministrazione – afferma il consigliere comunale – che ha fissato una riduzione dei costi pari al 5%, un’azione dovuta e indispensabile, al fine di mantenere pubblica la gestione del servizio di igiene ambientale, poiché in vista del 2019 quando si affiderà la gestione del servizio, la Rap, dovrà avere i requisiti di congruità stabiliti dalle norme. Pertanto, saremo vigili, affinché Rap mantenga lo stato di efficienza rispetto all’obiettivo che ha fissato l’Amministrazione comunale”.
Soddisfatti i consiglieri di Sinistra Comune Giusto Catania, Marcello Susinno, Katia Orlando e Barbara Evola: “È un atto che introduce una piccola riduzione per le tariffe, già più basse di quelle applicate in altri comuni italiani, per le famiglie e per le attività economiche, in particolare per i servizi turistici”.
“Occorre che Rap investa sempre di più sul riuso e sulla raccolta differenziata al fine di continuare a ridurre il costo del servizio – aggiungono – e dispiace soltanto constatare che una parte della maggioranza non abbia colto l’importanza e il valore sociale di una altra proposta da noi formulata e bocciata: un ordine del giorno che commisurava la tassa sui rifiuti all’indicatore della situazione economica equivalente. È stata una occasione persa: calibrare la tassa sui rifiuti al modello Isee avrebbe comportato grandi benefici per le classi sociali svantaggiate”.
Poi la palla passa al Movimento 5 Stelle: “Con il voto di oggi – spiega il capogruppo, Ugo Forello – abbiamo lanciato il guanto di sfida all’Amministrazione comunale che ha chiaramente messo in mora la Rap”.
“Il nostro voto favorevole alla delibera di oggi – aggiunge – è nell’interesse dei cittadini, che avranno una leggera riduzione della tassa (del 3-4% per le utenze non domestiche), e contemporaneamente rappresenta un atto di sfida all’Amministrazione comunale che dovrà, entro luglio, trovare gli strumenti per salvare la propria partecipata, tagliando gli sprechi e migliorando la qualità dei servizi“.