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Tre fermi eseguiti dalla Digos di Palermo su ordine della procura diretta da Francesco Lo Voi per false vaccinazione anti-Covid. I reati contestati sono di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato. Gli indagati, tra cui una infermiera vaccinatrice dell’hub allestito nella Fiera del Mediterraneo di Palermo, avrebbero chiuso un “accordo corruttivo”, in base al quale la donna, in cambio di denaro, avrebbe simulato la vaccinazione agli altri due indagati, oltre che a due parenti di uno di questi.
Intercettazioni telefoniche e ambientali, nonche’ riprese video, hanno permesso inoltre di accertare, nell’ambito dell’inchiesta culminata nei tre fermi di indiziato di delitto, che la stessa infermiera avrebbe effettuato altre otto vaccinazioni simulate ad altre persone, tra cui un’altra infermiera operante nell’hub di Palermo, e un appartenente alla polizia di Stato in servizio nella questura del capoluogo. Si e’ pertanto proceduto in via d’urgenza al sequestro preventivo dei dati informatici inseriti nella ‘Piattaforma digital green certificate’ del ministero della Salute, con la conseguente sospensione e il blocco dell’operativita’, riguardo ai Green pass dei falsi vaccinati.
L’infermiera destinataria del provvedimento restrittivo, secondo quanto emerge dalle immagini registrate, avrebbe svuotato le fiale di siero contenuto nella siringa, già precedentemente preparata, in una garza in cotone, inserendo poi l’ago nel braccio del ‘paziente’ senza iniettare nulla e senza muovere lo stantuffo della siringa. Intercettazioni telefoniche hanno anche documentato precedenti contatti tra l’infermiera e chi doveva ricevere il falso vaccino. Allo stato risulta escluso il coinvolgimento dei medici operanti nell’hub e dei funzionari responsabili.