Si è svolta oggi a Palermo, davanti al palazzo di giustizia, un flash mob organizzato dai magistrati onorari, per accendere i riflettori sulla proposta di riforma che prevede “l’inquadramento come funzionario amministrativo che svolge le funzioni giurisdizionali proprie di un magistrato“.
Una proposta che, secondo i manifestanti, “non soddisfa le esigenze poste dalla Corte di Giustizia europea con la sentenza del luglio del 2020 né risponde ai rilievi né alle indicazioni contenute nella lettera di apertura della procedura di infrazione ricevuta dall’Italia il 15 luglio scorso. Ma prima di tutto non si concilia con i principi della nostra Costituzione”.
I magistrati onorari si ritengono discriminati come lavoratori: “Nel tentativo di fornire una soluzione risolutiva all’Ue e soddisfacente per le richieste della categoria, il ministero si accinge a dare vita ad un vero e proprio ‘Frankenstein’. Una figura ibrida che non è contemplata dal nostro ordinamento e quindi da ritenere assolutamente impraticabile. Ci lascia attoniti la rinuncia ad ogni ulteriore pretesa rispetto al rapporto lavorativo pregresso”.
“Non cerchiamo soluzioni di comodo inevitabilmente destinate ad essere travolte dalla loro stessa illegittimità: chiediamo di essere riconosciuti nel nostro status di magistrati, ancorché onorari, con tutto ciò che ne consegue. – affermano – Che lo si faccia ora senza ulteriori proroghe che, è bene ricordarlo, lasciano i magistrati onorari nella loro condizione di precari privi di diritti e di ogni tutela. Una condizione che la stessa ministra pochi giorni fa ha definito vergognosa”.