Circa trecento persone riunite a piazza Sant’Anna per la manifestazione del movimento delle sardine. Nulla a che vedere con la piazza affollata del Massimo di Palermo del 22 novembre. Giovani e meno, partigiani, migranti, che insieme hanno cantato sulle note di Imagine di John Lennon, in un corteo che si è svolto contemporaneamente nelle nove province siciliane e alla vigilia del voto in Emilia Romagna. Infrastrutture e migrazione giovanile, le carenze principali riscontrate nella staffetta per la Sicilia.
“In questa nuova fase del movimento l’idea è quella di radicarsi nel territorio e di organizzare tante piccole manifestazioni in contemporanea e di riempirle di contenuti“, dice l’attivista delle sardine Leandro Spilla.
“La democrazia partecipativa è la vera democrazia. Esiste un popolo che deve partecipare per esporre i propri temi e le proprie volontà“, commenta Giovanni La Spada portavoce delle Sardine a Palermo.
“La delegittimazione di tutta la politica ci ha portati a rendere tutto vano, non esistono più i valori, non esistono più le ideologie. Noi vogliamo dimostrare – dice l’attivista Barbara Li Castri – che in realtà non è così. Speriamo di essere un pungolo per una politica più responsabile“.
Le iniziative di ieri sera sono state a Palermo in piazza Sant’Anna; a Catania in piazza Bellini; a Siracusa in piazza Archimede; a Enna in via Mercato Sant’Antonio; ad Agrigento in piazza Cavour; a Trapani nel palazzo Cavarretta; a Milazzo in via Giacomo Medici; a Modica in piazza Principe di Napoli; a Delia, nel Nisseno, in piazza del Carmelo.