Proseguono serrati i controlli interforze in centro storico a Palermo, collegati al protocollo di sicurezza denominato “Alto Impatto”.
L’attività di controllo ha interessato le aree della movida cittadina palermitana, con particolare riguardo alla Vucciria ed alle zone limitrofe alla via Spinuzza. L’obiettivo di questa capillare attività è stato di intensificare il controllo del territorio al fine di fronteggiare situazioni di degrado urbano e di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità e criminalità.
Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri, ognuno per i settori di competenza, hanno garantito una significativa presenza su un ampio tratto del percorso della movida cittadina e del centro storico, con particolare riferimento alle zone della Vucciria, di Via Roma, di piazza San Domenico, di via Argenteria, di via Paterna, di piazza Caracciolo e attorno agli assi viari di via Maccheronai, di discesa dei Giudici, di via Lattarini, di discesa Caracciolo, di via Gorizia, di via Cagliari, p.zza Rivoluzione e via Garibaldi.
Sono stati effettuati anche controlli amministrativi funzionali al contemperamento del corretto svolgimento delle attività di esercizio pubblico e delle legittime aspettative di svago degli avventori.
Nel corso dei servizi, svoltisi nel fine settimana, sono state identificate 63 persone. Negli scorsi giorni, nell’area del centro storico, personale della Polizia di Stato, segnatamente del Commissariato di P.S. “Oreto –Stazione”, ha provveduto a notificare due provvedimenti di chiusura, rispettivamente per 10 e 20 giorni, entrambi validi a far data dalla scorso mercoledì, nei confronti di altrettanti pub.
I citati provvedimenti sono stati disposti dal Suap del Comune di Palermo e sono a loro volta consequenziali agli esiti di accessi ispettivi svolti dalla stessa Polizia di Stato.
Tali controlli, nelle scorse settimane, avevano evidenziato una reiterata, illecita occupazione del suolo pubblico da parte dei titolari di entrambi i pub. I servizi di Alto Impatto proseguiranno anche nelle prossime settimane.