I lavoratori dell’Amat di Palermo sono in stato di agitazione per il mancato pagamento degli stipendi. La protesta è infuriata in seguito al comunicato dell’azienda che rinvia a data incerta la corresponsione delle paghe dei lavoratori.
“Proclamiamo dunque lo stato di agitazione – affermano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal,Ugl, Cobas e Orsa Tpl – ritenendo inaccettabile questo rinvio a seguito delle motivazioni date dall’azienda, dalle quali si evince l’assoluta insensibilità delle istituzioni e dagli organismi preposti alla definizione delle procedure relative ai trasferimenti di legge non evasi in tempo utile a consentire la regolare liquidità aziendale”.
“I lavoratori non possano essere lasciati soli ed in balia del rimpallo di competenze fra la proprietà dell’azienda, il Comune di Palermo e la stessa azienda”, si legge nella nota.
”Tale è infatti – proseguono le sigle – il balletto a cui i lavoratori stanno assistendo da parecchi mesi a partire dalla data dell’obbligato piano di risanamento, che l’Amat ha dovuto redigere e che nonostante l’approvazione del socio unico non è stata ancora in grado di far decollare. Le incertezze economiche e finanziarie collegate al piano di risanamento stanno trovando preoccupanti conferme nella incapacità dell’azienda di garantire in tempi utili e certi l’esigenza primaria delle paghe dei lavoratori”.
Da qui la vertenza quindi su tre punti: criticità del bilancio aziendale, il budget di esercizio aziendale e la rivisitazione del piano di risanamento.