Entra nel vivo una delle missioni prese in carico dall’amministrazione Lagalla. E’ stato approvato in consiglio comunale il progetto del parco a mare dello Sperone. Un’idea ambiziosa non solo in termini economici ma anche in prospettiva futura. L’intenzione è infatti quella di riscrivere il volto di una delle coste, ad oggi, più degradate di Palermo, oltre che dell’intero quartiere periferico.
Il parco a mare delle Sperone però è solo uno dei quattro piani che coinvolgono la costa sud. In agenda ci sono ancora il consolidamento dell’approdo della Bandita, il lungomare della Bandita e la riqualificazione ecosostenibile della foce dell’Oreto. Il progetto potrebbe anche rivelarsi l’atto conclusivo di Andrea Mineo. L’assessore alle Politiche ambientali saluterà dunque la giunta dopo aver portato a termine alcuni dei lavori avviati durante questo anno di amministrazione, come poche settimane fa aveva preannunciato lo stesso primo cittadino. “Un risultato non affatto scontato che l’amministrazione riesce a raggiungere grazie anche all’instancabile lavoro degli uffici e all’apporto della struttura commissariale delle Zes guidata dal professore Carlo Amenta. Con questi interventi – ha dichiarato Mineo – cambieremo il volto di circa un chilometro e mezzo di costa e di via Messina Marine, offrendo una serie di servizi e di sviluppo non solo al quartiere, ma a tutta la città“.
“L’amministrazione consegue un importante risultato nell’ambito dell’ambizioso progetto di rigenerazione della Costa Sud. Questo è solo uno dei piani per far rinascere quest’area, deturpata dall’oltraggio del sacco di Palermo perché è qui che veniva depositato il materiale di risulta”. Ha invece aggiunto il sindaco Roberto Lagalla.
Anche il commissario straordinario del Governo per la Zes Sicilia occidentale, Carlo Amenta, si è detto entusiasta per l’approvazione del progetto: “E’ un passaggio fondamentale per la concreta realizzazione della riqualificazione della Costa Sud. La collaborazione costante e assidua tra la struttura commissariale e gli uffici comunali ha consentito di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie a mandare in aula il primo dei quattro progetti da realizzare entro il 30 giugno 2026″.
L’intervento ingloba tutta una serie di iniziative dislocate lungo il tratto di costa tra il Porto di S. Erasmo e la ex discarica di Acqua dei Corsari. In totale si parla di circa 16 mln di euro, per buona parte fondi del Pnrr, che verranno utilizzati per dare vita ai lavori, la cui fine dovrebbe avvenire entro giugno 2026.
Tra gli obiettivi previsti ci sono la realizzazione di un parco pubblico costiero che consentirà il risanamento della vasta area con interventi di messa in sicurezza e di consolidamento del fronte a mare, la demolizione di manufatti e fabbricati abbandonati e degradati, la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili, campetti sportivi all’aperto, un campo di skateboard e due parcheggi pubblici. A vivere una nuova vita sarà anche via Messina Marine, una delle arterie più trafficate della città. Il progetto prevede nuovi marciapiedi e la realizzazione di quattro corsie, con quelle laterali riservate esclusivamente ai mezzi pesanti.
Il parco a mare dello Sperone è presentato anche come una grande opera green. Nel piano, infatti, ampio spazio è affidato alla riqualifica del promontorio dell’ex discarica, attraverso la risistemazione del suolo, la realizzazione di opere di contenimento dell’erosione costiera e nuovi alberi. L’area diventerà un vero e proprio polmone verde ed è pensata come un punto di ritrovo per il quartiere tra attrezzature e giochi per i bambini, aree fitness, chioschi e opere d’arte. Spazio anche alla cultura con la realizzazione di un museo dedicato ai principali aspetti paesaggistici, geologici, floristici, faunistici, archeologici, storici e architettonici dell’area marina e costiera. La struttura non sarà solo espositiva o aperta solo agli esperti ma avrà più una funzione inclusiva volte a bambini, scuole e famiglie.
Un intervento che mette tutti d’accordo, comprese le opposizioni, che rivendicano alcune correzioni e integrazioni apportate nel testo. “Un lavoro scrupoloso – scrivono Progetto Palermo, Pd, M5s, Oso e gruppo misto – è stato fatto dall’opposizione che è riuscita a farsi ascoltare da maggioranza e amministrazione comunale. Purtroppo però, non siamo stati messi nelle condizioni di esprimere un parere positivo perché il progetto presentato al consiglio ha molti limiti e non interviene né sulla riqualificazione ambientale né sulla balneabilità e sui servizi per garantirne la fruizione. Temiamo che tali limiti possano compromettere sia la qualità del risultato finale, sia la capacità di non perdere il finanziamento. Infatti, se non si raggiungerà l’ogv, cioè il collaudo dell’opera, entro giugno 2026, il finanziamento Pnrr sarà perso, con il rischio di pregiudicare il piano di riequilibrio del comune di Palermo. Un progetto di fattibilità come è questo, va inevitabilmente incontro a imprevisti e varianti, che la Costa Sud e la città di Palermo non possono permettersi. Sarebbe un’occasione mancata che potrebbe tradursi in un danno enorme per Palermo. Incroceremo le dita sperando che non succeda e saremo tra i maggiori tifosi che il recupero della Costa sud si realizzi per restituire ai cittadini uno dei tratti più belli del litorale”.