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L'intervista a Pietro Alongi

Verde urbano e rifiuti, il futuro di Palermo passa da Rap e Reset CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 27 Ottobre 2025

Cura del verde urbano ed efficientamento del sistema di raccolta dei rifiuti. Due grandi sfide che attendono al varco il Comune di Palermo. L’ente diretto da Roberto Lagalla dovrà affrontarle non solo per migliorare i servizi resi alla città, i quali ad oggi presentano ancora qualche limite, ma anche per adattarsi agli standard europei sulla green economy. Argomenti di cui abbiamo parlato insieme all’assessore all’Ambiente Pietro Alongi.

Intervenuto ai microfoni de ilSicilia.it, il coordinatore provinciale di Forza Italia ha descritto alcune iniziative già intraprese dall’Amministrazione Comunale. A cominciare dal piano potature e dagli interventi pianificati sul fronte dei diserbi. Il futuro, però, presenta ancora importanti nodi da sciogliere. Come quello del perfezionamento del sistema di raccolta differenziata e la razionalizzazione della manutenzione sul verde infestante. Operazioni che, inevitabilmente, passano dallo stato di buona salute di Rap e di Reset. Ovvero, le due società Partecipate del Comune di Palermo che si occupano dei sopracitati servizi.

Il piano potature e il censimento degli alberi a Palermo

Durante l’intervista, l’esponente di Forza Italia è partito descrivendo la strategia messa in campo per la cura del verde urbano. In particolare, l’assessore si è concentrato sull‘accordo quadro da 12 milioni di euro relativo alle potature. Azioni di manutenzione quanto mai necessarie, anche alla luce dei numerosi crolli di arbusti avvenuti negli ultimi anni sul territorio del capoluogo siciliano. Problemi derivati da una mancata cura di tronchi e fronde negli anni precedenti.

Da qui a qualche settimana – spiega Alongi – presenteremo il piano delle potature. Quest’ultime saranno fatte non con singoli interventi stop ma su strade intere, con una programmazione mirata a dare risposte nei prossimi anni. Interventi a cui si aggiungeranno le manutenzioni su strade e marciapiedi danneggiati dalle radici degli alberi. Opere massicce che in questa città non venivano fatte da anni“.

L’esponente della Giunta di Roberto Lagalla parla anche di un’altra iniziativa parallela. “E’ iniziato da pochi giorni il censimento virtuale del verde urbano a Palermo. Sono già operativi i mezzi che fotograferanno gli alberi, inserendo gli stessi in un database virtuale che sarà consultabile da tutti. Ogni cittadino potrà sapere tipo, età e caratteristiche di ogni singolo albero“.

Verde urbano, diserbi

C’è poi il capitolo legato ai diserbi. La città di Palermo è dotata di circa 1040 chilometri di strade. Di queste, in circa 900 chilometri di marciapiedi sono necessarie attività di diserbo. Opere di manutenzione troppo spesso realizzate in passato a macchia di leopardo, lasciando scoperte alcune aree della città. “Stiamo guardando ad una programmazione diversa. Ci stiamo confrontando con il management di Reset. Abbiamo un doppio interesse. Migliorare il profilo gestionale all’azienda, coinvolgendo allo stesso tempo le associazioni. Stiamo guardando alcune attività da affidare all’esterno sul verde anomalo in città“.

Il futuro di Reset: “Affidati nuovi servizi, ma azienda va ristrutturata”

E, a proposito di Reset, l’assessore di Forza Italia guarda al futuro con ottimismo. Anche se, “con estrema schiettezza” come ha usato dire, ha ammesso che bisognerà fare qualche cosa in più sotto il profilo organizzativo. Anche alla luce dei recenti problemi che hanno investito la società. “Due settimane fa abbiamo incontrato le organizzazioni sindacali. Le abbiamo rassicurate. Abbiamo trasferito le attività di disinfezione e derattizzazione da Rap a Reset. Sono circa 2 milioni di euro che arriveranno a partire dall’anno prossimo, con una quota parte che interesserà anche gli ultimi due mesi del 2025. Stiamo verificando alcuni disallineamenti al momento fermi, in modo da ridurre al minimo le perdite di Reset“.

Noi non siamo contro i lavoratori – sottolinea Alongi -. Li abbiamo portati a 40 ore. Siamo riusciti ad affidare servizi aggiuntivi. In più, abbiamo affidato 1,2 milioni di euro sulle attività di eliminazione di diserbo anomalo. Ma, bisogna dirlo con molta schiettezza, Reset è una società che va ristrutturata. Abbiamo 280 operatori del verde su 1050 dipendenti. Di quest’ultimi, circa 400 non possono fare attività all’esterno. Stiamo guardando ad una riorganizzazione interna, così come già fatto con Rap“.

Su Rap: “Non è più un carrozzone, ma azienda che funziona”

A proposito di ambiente, l’altra grande partita riguarda la razionalizzazione della raccolta dei rifiuti a Palermo. Operazioni di cui si occupa Rap, società Partecipata del Comune presieduta da Giuseppe Todaro e che, recentemente, ha visto la nomina del nuovo direttore generale, ovvero Massimo Collesano. L’azienda di piazza Cairoli si sta preparando ad avviare l’ennesimo step di raccolta differenziata. “Giorno 28 ottobre partirà lo step della raccolta differenziata nel quartiere Montepellegrino. E’ un passo complesso vista la presenza dei mercati, come quello di via Montalbo e il polo ortofrutticolo di via Montepellegrino. Sono sfide che dobbiamo affrontare e vincere. Questo step riguarderà 36.000 abitanti, completando così le aree coinvolte nei fondi PON-Metro.

Quest’anno, la prima semestrale di verifica vede Rap con un segno positivo. Siamo riusciti a portare l’azienda a questo risultato, effettuando 350 assunzioni ed acquistando lavastrade e spazzatrici. Stiamo creando una efficiente struttura organizzativa. Dal mio punto di vista, nei prossimi anni parleremo di Rap in modo diverso. Non più come è stato in passato, ovvero paragonandola ad un carrozzone, bensì descrivendola come un’azienda capace di dare servizi alla città“.

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