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“Ci avete rotto le PAL!”. Le PAL sono le Politiche Attive del Lavoro, uno dei temi al centro al dibattito politico in queste settimane di crisi del governo, cuore del Reddito di Cittadinanza e della nuova figura professionale dei Navigator.
Circa 2700 lavoratori in tutta Italia (oltre 400 in Sicilia) il cui contratto scade ad aprile, che sono scesi in piazza nelle maggiori città italiane in occasione della mobilitazione nazionale proclamata dai sindacati. Due i presidi in Sicilia, davanti alle prefetture di Palermo e Catania, che hanno visto la partecipazione di numerosi Navigator provenienti da tutta la regione.
“Siamo qui per fare sapere che vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento per i beneficiari, con cui in questo anno e mezzo abbiamo instaurato un rapporto e li abbiamo seguiti in quello che è anzitutto un percorso di riqualificazione professionale – dice Enrica Amoroso, navigator presso il centro per l’impiego di Palermo – non possiamo permettere che il reddito di cittadinanza diventi una politica passiva del lavoro, solo un sussidio”.
“Abbiamo preso in carico una platea di persone relegate ai margini della società – le fa eco Federica Biondo – alcuni privi della licenza elementare o della licenza media: forse qualcuno si aspettava che potessero trovare un lavoro immediatamente? Noi li abbiamo fatti iscrivere a scuola, oppure avviati al conseguimento di una qualifica professionale, adesso gradualmente iniziano a ricevere qualche offerta lavorativa: i numeri parlano”
Per Gigi Roccapalumba: “molti vedono una soluzione nell’assunzione di 11mila nuove figure nei centri per l’impiego in Italia, ma finché il sistema non funziona perché gli attori – Stato, Regione, Comuni – non comunicano tra loro, non saranno i numeri a poter risolvere i problemi. Il Navigator è diventato il trait d’union tra la pubblica amministrazione e i beneficiari, che hanno un numero di telefono da poter chiamare per risolvere tanti problemi burocratici che spesso vanno oltre il reddito di cittadinanza. Un valore aggiunto che non c’era mai stato in Italia”.
“Parliamo di persone laureate che hanno vinto una selezione pubblica a cui hanno partecipato ventimila candidati, che svolgono un ruolo fondamentale nei centri per l’impiego siciliani, a corto di operatori.– dichiara Danilo Borrelli, segretario regionale UliTemp –Oggi siamo qui a chiedere la proroga dei loro contratti: hanno sviluppato competenze specifiche e costruito rapporti con aziende, cosa molto importante perché è una critica da sempre mossa ai centri per l’impiego è quella di non conoscere il mondo dell’impresa. La narrazione negativa nei confronti di questi lavoratori è completamente sbagliata”.
Per Paolo Sanzaro, segretario regionale Cisl: “è giusto sostenere la battaglia di questi giovani e queste donne che dopo un anno e mezzo di impegno e professionalità spesa rischiano di trovarsi per strada. Questo è il dramma che vivono tanti giovani siciliani, un miraggio occupazionale e poi una speranza che si spegne: noi lottiamo con loro perché questa speranza ci sia oggi e anche domani”.
Ieri la Ministra del Lavoro uscente Nunzia Catalfo aveva incontrato in videoconferenza, in due diversi momenti, l’associazione nazionale dei navigator (ANNA) e le organizzazioni sindacali, nei mesi scorsi polemiche nei confronti del ministero per l’assenza di una posizione chiara nei confronti del rinnovo contrattuale. In entrambi gli incontri Catalfo ha assicurato che nel “passaggio di consegne” al nuovo titolare del dicastero porrà in evidenza la necessità di una proroga dei Navigator.
La stessa manifestazione si è svolta oggi a Catania.