“Il rimpasto non è certamente un argomento che può essere nell’agenda di lavoro nel momento in cui si procede verso un obiettivo che appartiene a tutti coloro che hanno lavorato intensamente. Se rimpasto ci sarà, e per questo sarà la politica a fare le sue proposte, si valuterà ma solo al momento opportuno“. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a margine dell’incontro al Velodromo “Paolo Borsellino” con il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi.
La doppia negazione, si sa, di solito ha l’effetto di affermare. Così, la necessità di Lagalla di sottolineare il fatto che per adesso non ci saranno rimpasti in Giunta è un chiaro messaggio alla maggioranza: attenzione, sembra dire, perché ne discuteremo subito dopo aver approvato tutti gli atti obbligatori.
Quanto alle indennità, “mi sembrano un finto problema, c’è una previsione di legge su alcune cose che si devono fare, altre che si possono fare, altre non si devono fare, e il Comune di Palermo si muoverà solo nel rispetto della legge. Ieri – ha ribadito il sindaco – ho incontrato tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, esponendo le attuali e principali esigenze non tanto del governo comunale quanto della città. Entro il 30 giugno bisogna approvare il piano di riequilibrio, entro i tempi previsti il Bilancio di previsione 2023-2025 e il consuntivo 2022 che significa riportare in galleggiamento ordinario il Comune di Palermo e quindi la città, regalando finalmente ai cittadini quelle iniziative – ha aggiunto Lagalla – per rendere vivibile Palermo. E’ opportuno di tanto in tanto fare dei punti con chi è responsabile della decisione politica consiliare, abbiamo verificato le criticità interne agli uffici che vanno sicuramente superate e stigmatizzate”.