“Non mi sento sotto processo, sia chiaro. Anche perchè sono stato nominato da Orlando, che quando vuole può revocare l’incarico“, a dirlo Giuseppe Norata, amministratore unico della Rap che in una intervista al Giornale di Sicilia replica all’attacco del sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Preferisco parlare con i numeri – dice Norata – Smentirò con i fatti le accuse e con i numeri della trimestrale“.
“Guardi che io ho saputo anche della conferenza stampa dai giornali, non sono stato invitato. Poi ho chiesto la relazione al segretario generale, il quale mi ha detto di averla consegnata al sindaco, che me l’avrebbe fatta avere…“.
Orlando invita l’amministratore Norata a “individuare responsabilità, licenziare o andare in Procura“.
“Ho letto, e un messaggio del genere può essere devastante per una dirigenza che ha ancora addosso la ferita del fallimento dell’Amia. Secondo me una soluzione andava trovata in quel momento… Ma poi andare in Procura perchè? – aggiunge – Servono elementi cogenti che non ho, nè è semplice licenziare appunto senza fatti precisi. A meno che in quella relazione non vengano rilevati fatti gravi ma io, ripeto, non ne sono stato informato“.
Nell’indagine avviata dall’amministrazione si parla di straordinari che incidono sempre più sui costi e di mille chilometri di strade non raggiunte nè da spazzini nè da mezzi di pulizia.
“Questo è un problema di logistica di cui mi sto occupando. Sto cercando un sito alle pendici di Bellolampo per evitare che un’intera squadra, una volta riempito il mezzo, vada a svuotarlo, e che si possa fare una sorta di staffetta per ottimizzare” spiega l’amministratore unico Rap.