Scoprire di notte piazza Pretoria da un punto d’osservazione privilegiato come può essere il balcone di un antico palazzo. E chiedersi se quell’alcova stranissima, che ha il nome della dea dell’amore, abbia ospitato nobili e dame. Lo si potrà fare sabato 18 marzo, quando Palazzo Bonocore aprirà le sue porte dalle 20,30 alle 23.
Si entrerà nel palazzo settecentesco affacciato sul cuore antico della città e si camminerà tra l’alcova di Venere e la sala di Saturno: le guide vi condurranno attraverso le sale della mostra “Divino Amore – L’enigma dell’amore nell’arte contemporanea”, che è stata prorogata fino al 30 aprile (orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17). Il percorso espositivo si articola in cinque stanze, una per ogni tema, di cui si presentano due aspetti (terreno e celeste): Il Chiarore e l’Oscurità; Corpo spirituale e corpo materiale; L’Acqua purificatrice e la Fonte della vita; L’Eden e il Giardino delle delizie; Veneri e Sante. L’ingresso è 4 euro.
Espongono: Giuseppe Agnello, Salvo Agria, Francesco Balsamo, Momò Calascibetta, Cinzia Conte, Rita Casdia, Gaetano Cipolla, Sergio Fiorentino, Grazia Inserillo, Carlo Lauricella, Charles Maze, Maurice Mikkers, Andreas Söderberg – Collettivo Moment22, Collettivo Studio Forward, Collettivo mammasONica, Domenico Pellegrino, Giuseppe Pulvirenti, Ignazio Schifano, Marco Stefanucci, Giuseppe Zimmardi.