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Il grande pianista iraniano Ramin Bahrami, a Palermo per affiancare Danilo Rea nel concerto organizzato dagli Amici della Musica, ha presentato alla libreria Flaccovio Mondadori (via Roma 270/272) il suo nuovo libro “Ludwig van Beethoven. Il ribelle”, pubblicato da La Nave di Teseo nella collana “La musica spiegata ai bambini”.
Ha sempre dichiarato un amore appassionato per Bach, a cui ha già dedicato tre libri, oltre ad un immenso repertorio di incisioni, ma questa volta Ramin Bahrami ha deciso di dedicarsi a Beethoven.
Che immagina coinvolto in un immaginario dialogo con Sebastian, giovane amante della musica e dell’arte dei nostri tempi.
Ramin Bahrami non è nuovo ad operazioni del genere: per il pianista è molto importante la trasmissione di temi universali ai giovanissimi che invita all’ascolto. Dopo “Nonno Bach” (2015), pubblicato con Bompiani, nell’aprile scorso ha infatti dato alle stampe “Mozart. Il genio sempre giovane” per La Nave di Teseo: anche in questo caso un giovanissimo (sempre Sebastian), incalza il genio di Salisburgo con domande impertinenti. E il grande Amadeus pazientemente inizia a raccontarsi…
Il pianista Bahrami
Ramin Bahrami è nato a Teheran nel 1976. Ha lasciato l’Iran con parte della famiglia dopo la rivoluzione e ha studiato in Italia, dove si è diplomato in pianoforte al conservatorio di Milano con Piero Rattalino. Vive a Stoccarda con la moglie e la figlia. Perfezionatosi con maestri del calibro di Alexis Weissenberg, Andràs Schiff, Rosalyn Tureck, nutre una passione profonda e totale per Johann Sebastian Bach, di cui è oggi uno dei più grandi interpreti. Ha un repertorio di incisioni bachiane con Decca Universal che hanno scalato le classifiche discografiche, ha debuttato al teatro alla Scala nel 2012 e si esibisce nei teatri e nelle sale da concerto più prestigiosi del mondo. Ha pubblicato Come Bach mi ha salvato la vita (2012), Il suono dell’Occidente (2014), Nonno Bach (2015), “Mozart. Il genio sempre giovane” (2019).