A lanciare l’idea è stato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. “Il nome di Biagio rimarrà nelle coscienze nostre e di tutta l’opinione pubblica, siciliana e italiana. Credo che intitolare una fondazione a lui, in grado di occuparsi non solo di sociale ma anche di cultura e giornalismo, nonché di promuovere momenti di incontro, sia doveroso per fare in modo che il nome di Biagio Conte possa essere veicolato in tutta l’opinione pubblica“. Lo sottolinea il governatore regionale Renato Schifani.
“Come istituzioni è nostro dovere fare un gesto simile per lui: mi confronterò con prefettura e sindaco, la Regione in tal senso è pronta a fare la sua parte per fare sì che il nome di Biagio Conte non rimanga ancorato a questa bellissima realtà, ma entri nel mondo del dibattito culturale alto”, aggiunge Schifani.
Il Presidente della Regione commenta anche la possibilità del terzo mandato per i sindaci nei Comuni con meno di 15mila abitanti, sostenendo che “già nei giorni scorsi avevo scritto al presidente dell’Ars esprimendo parere contrario: ci sono forti dubbi di incostituzionalità, ci sono dei precedenti in cui la Corte costituzionale ha impugnato questi provvedimenti. Il compito del mio governo è evitare che si possa legiferare in maniera scorretta”.
“Chiediamoci cosa succederebbe se un sindaco venisse eletto con la nuova norma e poi questa venisse dichiarata incostituzionale: vedrebbe in pericolo la legittimità dei propri atti”, continua.
“Il testo sull’autonomia è notevolmente migliorato rispetto alla prima bozza, dopo che è stato dato più spazio al parlamento che alle commissioni e si è cancellato qualsiasi riferimento alla spesa storica. Al ministro Calderoli ho chiesto due cose quando ci siamo incontrati: rispetto della insularità, come stabilito nel nuovo testo dell’articolo 119 della Costituzione, e un anno di autonomia finanziaria”.
“Apriremo una trattativa con il governo su questi due aspetti, sapendo di trovare validi interlocutori. Noi non faremo barricate, ma vogliamo solo processi di miglioramento e una burocrazia meno lenta nei processi attuativi”, aggiunge Schifani.
Il Governatore Schifani risponde anche al presidente del Tar Salvatore Veneziano, che ieri aveva sottolineato l’esigenza di un approccio più riformista da parte di Palazzo d’Orleans, dichiarando che “l’endorsement del nuovo presidente del Tar mi carica di ulteriore responsabilità. La fiducia sua e dei siciliani mi incoraggia ad andare avanti e non lasciarmi condizionare da esigenze territoriali di piccolo respiro piuttosto che da una politica fatta di riforme migliorative”.
Schifani si scaglio anche contro l’ANAS: “Alla nota inviata ieri all’Anas ha fatto immediatamente seguito la convocazione di un incontro tra i vertici dell’azienda e un dirigente della Regione per il 9 marzo. Non faremo sconti a nessuno: la Sicilia non può e non deve essere considerata avamposto di un territorio non italiano. Vogliamo capire – ha aggiunto – se ci sono responsabilità all’interno dell’Anas per avere ridotto in questo modo l’autostrada Palermo-Catania e nel caso agire di conseguenza”.