Si è svolta oggi, giovedì 21 dicembre, davanti all’Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro di via Trinacria, il presidio organizzato dal movimento “I Nastrini Diritti e partecipazione”, l’organizzazione sindacale Federazione del lavoro e del sociale Cub, il Sindacato “Alba” e in “Unione con Cittadinanza attiva”. Un sit-in che ha visto la partecipazione attiva di disoccupati che esprimono profonda preoccupazione per le recenti decisioni del Governo nazionale.
Oggi i cittadini si trovano in uno stato confusionale evidente, affrontando lunghe code nei patronati per compilare l’Adi (Assegno di Inclusione) e cercare di “salvare il salvabile”. Il governo attuale ha effettuato tagli significativi alla platea dei percettori, modificando profondamente il Reddito di Cittadinanza e riducendo anche l’importo previsto.
La sfiducia verso le istituzioni è palpabile tra i percettori dell’ex reddito cittadinanza, che non le riconoscono più come autorità capaci di migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Disoccupati di lunga durata, manifestano una mancanza di fiducia nei confronti dei politici, ma credono nella propria capacità di lotta e nella forza accumulata durante la lunga battaglia.
Nonostante il percorso in salita il gruppo dei Nastrini, nel suo presidio, ribadisce quanto sia essenziale allargare le maglie della partecipazione, creando una rete più vasta e dando continuità ai contenuti.
La parola d’ordine è “ricollocazione”, mettendo in sicurezza i territori e promuovendo progetti mirati all’occupazione locale. La richiesta di risposte concrete e impegni istituzionali è chiara.
Il grido è per la ricollocazione al lavoro e un futuro degno di essere chiamato tale e la manifestazione ha voluto evidenziare la determinazione a cambiare la situazione attuale e a ottenere un impegno istituzionale per garantire un futuro migliore.
IlSicilia.it ha intervistato alcuni degli organizzatori del presidio presenti: Antonio Tralongo, Daniele Aversa e Giovanni Siracusa.
Una delegazione è stata poi ricevuta in assessorato dal Capo di Gabinetto, Rosolino Greco, dove si è discusso abbondantemente delle problematiche e per l’individuazione di percorsi mirati all’abbattimento delle criticità nei comparti delle politiche attive alla ricollocazione al lavoro, come ad esempio il piano GOL e ragionando su percorsi di formazione vincolati alle assunzioni.
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Il comunicato ufficiale degli organizzatori
“Questa mattina la “Federazione del lavoro e del sociale Cub”, insieme ai disoccupati di lunga durata dei “Nastrini diritti e partecipazione”, è stata in presidio sotto l’assessorato al lavoro, alla famiglia è alle politiche sociali in via Trinacria. Dopo l’ultimo tavolo di confronto presso la Prefettura di Palermo, continuano le manifestazioni di protesta per la dichiarazione dello Stato di crisi della città e per la convocazione di un tavolo interstituzionale tra Comune di Palermo, è la Regione Siciliana e Prefettura, al fine di individuare percorsi di risoluzione delle problematiche sociali in atto.
A distanza di anni, la disoccupazione dilagante, l’emergenza abitativa e la crisi sociale ed economica non si arresta. Nonostante ciò il Governo ha deciso di tagliare ulteriormente misure di sostegno al welfare.
Ricevuti dal Capo di Gabinetto nella figura del Dottore Rosolino Greco, si è discusso abbondantemente circa queste problematiche e per l’individuazione di percorsi mirati all’abbattimento delle criticità nei comparti delle politiche attive alla ricollocazione al lavoro, come ad esempio il piano GOL ancora assente e di percorsi di formazione vincolati alle assunzioni.
Preso atto delle criticità poste oggi presso gli uffici di Via Trinacria, il Capo di Gabinetto ha confermato la volontà di partecipare ad un tavolo interistituzionale e di arrivare a questo con proposte concrete per migliorare le condizioni di vita e il futuro di migliaia di persone”.