Circa metà dei circa 13mila parcheggi a pagamento a Palermo sulle strisce blu dal primo febbraio sono di nuovo gratuiti. Inizia dalla rimodulazione delle soste a tariffazione permanente la rivoluzione di Amat, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo.
Via la vecchia denominazione, da P1 a P18, delle zone a pagamento. Adesso si andrà dalla zona A, da piazza Don Bosco a via Duca della Verdura, alla zona B, dalla via Notarbartolo alla via Catania, fino alla zona C, che si estende fino a via Dante e via Mariano Stabile, per un totale di 5.550 posti.
P2, P4, P19 e P20 si trasformano, invece, nella nuova zona F, che continuerà ad essere gestite dall’Apcoa.
Tutto invariato per le zone tariffarie stagionali: Mondello e Sferracavallo diventano, però, rispettivamente zona D e zona E.
La vera rivoluzione, invece, riguarda il resto delle aree che fino ad ora sono state a pagamento. Troppo poco remunerative per l’Amat, che nel piano di risanamento, concordato con la vecchia amministrazione Orlando e portato subito avanti dalla giunta Lagalla, ha preferito lasciarle libere.
Non si dovrà, quindi, più pagare un euro l’ora nelle vecchie zone P1, P3, P5, P8, P9, P11, P12, P13, P17, P18. Nei prossimi giorni verrà completata la sostituzione della segnaletica, in attesa che qualche altro soggetto privato si faccia avanti per gestirle.
“Abbiamo ricevuto diverse manifestazioni di interesse all’avviso che il Comune ha pubblicato – spiega l’assessore alla Mobilità con delega ai rapporti con Amat, Maurizio Carta -. Stiamo valutando se è utile per la cittadinanza e per la mobilità ripristinare le aree a pagamento, lasciarle libere o, ad esempio, destinarle a disco orario. In ogni caso, non c’è fretta, perché fino ad ora il ricavato delle soste a pagamento è andato nelle casse di Amat, non del Comune”.
Per il momento restano invariati anche gli orari: le strisce blu saranno attive dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14 e dalle 16 alle 20. Escluse le domeniche e le altre giornate festive. In cantiere, però, c’è la possibilità di eliminare la finestra gratuita libera all’ora di pranzo. Amat ha infatti fatto richiesta al consiglio comunale che si esprimerà nei prossimi giorni sull’argomento.
I pass annuali per i residenti sono rilasciati dal Comune, fanno sapere da Amat, mentre quelli per non residenti sono abbonamenti dell’azienda, che restituirà la parte residuale non fruita sotto forma di rimborso attraverso titoli di viaggio, pass ztl o pass parcheggi per le zone adesso coperte dalla gestione.
La rimodulazione delle zone blu si inserisce tra gli obiettivi generali di Amat, che spera così di migliorare, tra le altre cose, “la viabilità grazie alla riduzione del traffico ‘parassita’ indotto da veicoli alla ricerca di parcheggio”.
Per trasformare la città, diminuendo drasticamente il traffico e, allo stesso tempo, rilanciare l’azienda che nel 2022 ha stimato perdite di circa 3,5 milioni di euro, sono previste diverse iniziative, come i cambiamenti che riguardano le zone a tariffazione continua h24, per altri 2 mila posti: i parcheggi di via Belgio, Lavagnini e via Alcide De Gasperi entro la primavera saranno automatizzati, come quello già attivo di piazzale Ungheria.
Inoltre, mentre si pensa ad una collaborazione da parte di enti terzi per la gestione dei servizi di car sharing e rimozione, tra due mesi inizierà la sperimentazione del controllo da remoto delle zone a sosta tariffata su strada.