Si è svolto un importante incontro dedicato all’emergenza legata alle persone senza dimora, con un focus su situazioni particolarmente critiche in aree come Piazza XIII Vittime, Via Bergamo, o Porta dei Greci nel quartiere della Kalsa.
Il tavolo tecnico ha visto la partecipazione di istituzioni e figure apicali, l’Assessore alle Politiche Sociali di Palermo Mimma Calabrò, il direttore sanitario dell’ASP Palermo, dott. Antonino Levita, il dottor. Maurizio Montalbano, direttore del dipartimento di salute mentale dell’ASP Palermo, il Consiglio Comunale, rappresentato dalla consigliera Mariangela Di Gangi, Mucera Santi, commissario della Polizia Municipale, Alfio Sanfilippo, operatore della Croce Rossa, la dottoressa Fernanda Ferreri con tutta la sua squadra di operatori che si occupano di marginalità adulta, il dott. Vincenzo Prestianni, dirigente medico della gestione emergenze dell’ASP Palermo; tutte realtà impegnate quotidianamente con dedizione, competenza e umanità.
“Ho voluto subito aprire i lavori al tavolo chiarendo l’obiettivo: rafforzare la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, trovando soluzioni evitando sovrapposizioni, valorizzando gli interventi già in atto e garantendo continuità e coerenza nell’assistenza”, specifica l’assessore Calabrò, “proprio da qui, è nata la proposta di creare un tavolo tecnico permanente.”
“È emersa con forza la necessità di creare un coordinamento stabile e permanente, in grado di costruire soluzioni concrete che portino all’autonomia e all’inserimento sociale delle persone senza dimora, offrendo loro i necessari servizi: importante il ruolo del volontariato, con cui è emersa la necessità di rafforzare ulteriormente il rapporto di collaborazione e di condivisione dell’obiettivo, poiché non basta fornire un aiuto immediato, ma fare anche sinergia ed unione per aiutare le persone senza dimora ad uscire dallo stato di marginalità. Molto spesso, infatti, ci si concentra esclusivamente sulla persona in difficoltà, dimenticando che ogni intervento va inserito in un contesto più ampio, che tenga conto anche della comunità circostante. Salvaguardare i diritti della persona e del contesto sociale in cui vive è un principio imprescindibile”, continua l’assessore Calabrò.
“Solo attraverso una rete sinergica, fatta di ascolto e responsabilità condivisa, sarà possibile costruire un modello di intervento realmente efficace. Attualmente, si stima che il numero di persone in condizione di grave marginalità, che vivono stabilmente in strada, sia intorno alle 80 unità. Il dato, seppur in diminuzione, permane su livelli ancora elevati e richiede un impegno costante e mirato per una progressiva e ulteriore riduzione, questo è un messaggio chiaro. A fronte della grave situazione iniziale, si è registrata una significativa riduzione pari a circa il 50%. Il cammino resta ancora lungo e complesso, ma il mio impegno, dei miei operatori, e quello delle realtà coinvolte si conferma costante, concreto e orientato al raggiungimento di risultati duraturi”, conclude l’assessore.