Il questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, ha emesso il divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento, cosiddetto “Daspo Willy”, nei confronti di un palermitano, già destinatario di avviso orale, accusato di tentata rapina e tentata estorsione in concorso ai danni di un giovane nel mercato della Vucciria.
La vittima lo scorso 30 dicembre è stata attirata in un vicolo isolato nei pressi di via Maccheronai con la scusa di restituire le chiavi dell’auto smarrite. I due avrebbero, a questo punto, chiesto la somma di 1.000 euro per restituire le chiavi. La censurabile condotta dei due complici si sarebbe protratta ulteriormente allorquando, appreso dell’assenza di denaro contante della vittima, lo avrebbero costretto a non utilizzare lo smartphone fino a condurlo nei pressi di uno sportello bancomat allo scopo di fargli prelevare il denaro richiesto.
A spezzare questa catena di sopraffazione sarebbe stata la stessa vittima che sarebbe riuscita a richiamare l’attenzione degli operatori di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri in serivizio di perlustrazione in zona ed al contempo, nelle more del loro arrivo, si sarebbe adoperato, riusciendoci, a trattenere i due malviventi, spinti alla fuga dalla vista delle Forze dell’Ordine.
I due complici sono stati, pertanto, tratti in arresto per i reati di tentata rapina e tentata estorsione in concorso. Il provvedimento di Daspo è stato emesso per due anni.
Per ciò che concerne un altro episodio che riguarda la movida cittadina, un analogo provvedimento è stato emesso nei confronti di un cittadino straniero, denunciato in stato di libertà per il reato di minaccia aggravata.
L’antefatto risale allo scorso 3 gennaio, quando un cittadino straniero, dopo avere infastidito una donna ingiuriandola in un locale della movida, si era scagliato contro il giovane palermitano intervenuto per difenderla. Nell’occorso, lo straniero, spalleggiato da numerosi suoi conoscenti, provocava al giovane contusioni ed escoriazioni, arrivando ad esplodere in aria due colpi con una pistola, rivelatasi a salve, di cui era in possesso.
Alla luce dei fatti emersi, il predetto straniero non potrà, per un periodo di un anno dalla data di notifica del provvedimento, accedere e stazionare nelle immediate vicinanze dei locali pubblici limitrofi all’episodio delittuoso contestatogli