I finanzieri della Polizia tributaria sotto la guida del colonnello Francesco Mazzotta hanno sequestrato beni per un milione e 600 mila euro, proventi da differenti attività commerciali destinate alla vendita di polli, pane con la milza, panelle e crocchè e ricollegabili a diversi boss mafiosi, tra cui Giovanni Bosco, boss di Passo di Rigano.
Sono in carcere da anni, ma le indagini patrimoniali non si sono fermate: da qui, la scoperta, attraverso l’analisi dei bilanci familiari, dei prestanome e la richiesta di sequestro da parte della Procura della Repubblica diretta da Francesco Lo Voi.
A Bosco, nello specifico, arrestato nel 2011, parente di Salvatore Inzerillo, boss ucciso nell’81 sono stati sequestrati la polleria “Royal” e la friggitoria “a Quarara”, entrambe in piazza di Boccadifalco e gestite dal figlio.
Sotto sequestro anche il deposito di bibite “The big drink” di Girolamo Celesia, un villino a Campofelice di Roccella di proprietà di Giovanni Vaccaro, legato al capomafia Giuseppe Guttadauro, e un terreno riconducibile a Pietro Mansueto, prestanome del padrino di San Lorenzo, Salvatore Lo Piccolo.