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Le reazioni dei leader mondiali

Papa Leone XIV: la politica italiana e internazionale a sostegno del dialogo per la pace e i diritti

venerdì 9 Maggio 2025
Papa Leone XIV

L’elezione di Papa Leone XIV segna una nuova era per la Chiesa Cattolica e per il mondo intero, dando vita a un pontificato che promette di continuare ad essere caratterizzato da un forte impegno per la pace e la solidarietà internazionale. Il nuovo Pontefice, nel suo primo discorso dalla loggia di San Pietro, ha richiamato l’umanità a perseguire una pace “disarmata e disarmante”, esprimendo il suo desiderio di lavorare per la giustizia e la coesistenza tra i popoli.

Un messaggio che ha suscitato immediate reazioni da parte della politica italiana e internazionale, riflettendo le questioni e le attese globali che il mondo sta vivendo, segnato da conflitti, povertà e divisioni.

Le istituzioni e la politica italiana: sostegno al Papa su pace e diritti

Le parole “speranza” e “pace” sono quelle più ricorrenti nei messaggi delle cariche dello Stato e del mondo politico indirizzati a Leone XIV, il nuovo Papa eletto oggi.

Dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai presidenti si Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, fino alla presidente del consiglio Giorgia Meloni, hanno tutti espresso sentimenti di gioia, evidentemente colpiti anche dalle parole di Leone nel suo discorso dalla loggia di San Pietro.

Sergio Mattarella

“In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarieha scritto il presidente Mattarella in un messaggio al nuovo Papa – desidero assicurarle l’impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone”.

“Quella pace che Vostra Santità ha evocato con forza nel Suo primo messaggio dalla loggia di San Pietro e che è la speranza dell’umanità intera”, conclude il presidente Mattarella.

Giorgia Meloni

La presidente del Consiglio Meloni, in una lettera inviata al Pontefice, ha sottolineato che “l’Italia ha un legame indissolubile col Vicario di Cristo”, legame senza il quale “non si potrebbero comprendere l’identità, la storia e la cultura della nostra Nazione”. “La nostra casa si fonda sulla sintesi straordinaria tra fede e ragione”, ha aggiunto evocando un concetto caro a papa Ratzinger, per poi sottolineare le parole odierne di Leone sulla pace: “Pace di cui il mondo ha disperato bisogno e che Lei, dalla Loggia della Benedizioni, ha invocato più volte, richiamando l’incessante e instancabile azione portata avanti dal compianto Papa Francesco”.

Meloni conclude la lettera assicurando “il proprio “affetto filiale” al Papa.

Il presidente del Senato La Russa ha rivolto al nuovo Ponteficele più vive felicitazioni dell’Assemblea del Senato”. “Sono certoha aggiuntoche il suo Alto Magistero potrà guidare ed ispirare non solo le comunità cristiane ovunque nel mondo, ma tutti i popoli e le Nazioni secondo principi di pace, speranza e solidarietà, ancor più necessarii nel difficile momento che l’umanità sta attraversando”.

“Nel giorno della Sua elezione al soglio pontificioha detto il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana -, rivolgo a Sua Santità Papa Leone XIV il più sentito augurio di un fecondo Magistero. È grande la gioia per questo momento storico, resa ancor più profonda dalla scelta di un Pontefice missionario che ha coltivato il dialogo tra i popoli. Un omaggio al Santo Padre, con lo sguardo rivolto a un futuro di pace e cooperazione tra i popoli. Nell’alta missione di guida spirituale della Chiesa universale, possa il Suo Magistero essere faro di dialogo, concordia e speranza per l’intera umanità”.

Anche il vicepremier e leader di Fi Antonio Tajani ha sottolineato le parole di pace del papa; “Ringraziamo Dio per aver dato un nuovo Vescovo a Roma e una nuova guida alla Chiesa Cattolica. Pregherò per lui, vicario di Cristo e successore di Pietro”, ha aggiunto.

Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha confessato di essere “emozionato e commosso”. “‘Pace disarmata e disarmante’ ha invocato il Santo Padre, benedicendo centinaia di migliaia di fedeli. Buona missione Papa Leone XIV!” ha aggiunto il leader della Lega.

Anche Giuseppe Conte ha evocato le stesse parole di Leone su “Una pace disarmata, una pace disarmante”. “Queste le prime parole, chiare, coraggiose di Papa Leone XIV. Irrompono con grande forza nei nostri cuori, nelle nostre menti, nel linguaggio del nostro tempo dominato sempre più da tristi parole: armi, guerra, morte”.

La leader del Pd Elly Schlein ha formulato gli auguri al nuovo papa “che ha scelto come prime parole quelle della speranza di pace per i popoli di tutto il mondo, il ringraziamento a Papa Francesco e insieme l’invito accorato a costruire ponti attraverso il dialogo e l’incontro”.

“Come cattolicoha scritto Matteo Renziprego per la sua missione pastorale. Come politico, auguro buon lavoro. Come cittadino del mondo, spero che riesca a portare pace e giustizia”.

Per il verde Angelo Bonelli le “parole di Leone sulla pace e sulla costruzione di ponti rappresentano un segno importante di continuità con la strada tracciata da Papa Francesco, in un mondo in cui si costruiscono muri e fili spinati”.

“A Robert Francis Prevost, Papa Leone XIV gli auguri dei socialisti italiani. È’ l’America che ci piace. Questo Papa cambierà la storia del Mondo”, ha commentato Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi.

” Il mio auspicio ha detto Riccardo Magi, segretario di +Europa è che Leone possa raccogliere l’eredità di Francesco sull’attenzione per chi è considerato ultimo” e che “dia un contributo prezioso per la pace giusta in Ucraina e in Medio Oriente”.

 

Le reazioni nel mondo a Leone XIV: ‘Spinga il dialogo’

Dall’Ucraina a Israele, dall’Unione europea all’America Latina, un coro di congratulazioni intrise di fiducia e apertura al dialogo ha unito i leader del mondo di fronte al nuovo Papa.

E in un periodo devastato dalle guerre e dalle divisioni, segnato da tensioni e nazionalismi nei quattro angoli del globo è già una notizia. In tanti, sui canali social, fanno riferimento soprattutto alla parola più pronunciata da Robert Francis Prevost nel suo discorso: “pace”.

In nome di quella parola, è l’auspicio che arriva dai cinque continenti, il mondo potrebbe avere gli strumenti per svoltare pagina rispetto a un presente oscuro.

Donald Trump

Uno dei primi leader mondiali a scrivere è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che sul suo social Truth ha espresso “Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost. E’ un onore realizzare che è il primo papa americano”.

Non è un caso, forse, che tra i primi ad accogliere il nuovo pontefice ci siano due leader in guerra da oltre tre anni, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.

“L’Ucraina apprezza profondamente la posizione coerente della Santa Sede. Auspichiamo il continuo sostegno morale e spirituale del Vaticano agli sforzi dell’Ucraina per ripristinare la giustizia e raggiungere una pace duratura”, ha twittato il presidente ucraino Zelensky

“Sono fiducioso che il dialogo costruttivo e l’interazione instaurati tra Russia e Vaticano continueranno a svilupparsi sulla base dei valori cristiani che ci uniscono”, il messaggio di Vladimir Putin.

La guerra in Ucraina sarà certamente uno dei dossier più delicati che Leone XIV avrà di fronte sin dalle prossime ore. Il suo richiamo, ripetuto e e sentito, ad una pace “disarmante e disarmata”, potrebbe essere in qualche modo usato da chi, in Europa, da mesi si oppone alla strategia del riarmo della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Il governo ungherese, il grande nemico interno all’Ue del sostegno a Kiev, ha sottolineato non a caso proprio la parola “pace” dando il benvenuto ad un pontefice che Viktor Orban ha definito “una nuova speranza”.

In Medio Oriente, dove un’altra guerra e una crisi umanitaria senza precedenti sta straziando i palestinesi di Gaza, a parlare è innanzitutto il presidente israeliano. “Siamo ansiosi di migliorare le relazioni tra Israele e la Santa Sede e di rafforzare l’amicizia tra ebrei e cristiani in Terra Santa e nel mondo”, è il messaggio di Isaac Herzog mentre il premier Benyamin Netanyahu si limita ad augurare successo al “primo papa degli Stati Uniti”.

Il nuovo Papa “promuova il dialogo tra diverse religioni e la coesistenza tra le persone di diverse fedi”, ha sottolineato dal canto suo, e con chiaro riferimento anche alla guerra di Gaza, il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Abdullah Bin Zayed Al Nahyan.

Ursula von der Leyen

Immediato, nel Vecchio Continente, il messaggio di dialogo dei vertici dell’Ue. “L’Ue è pronta a lavorare a stretto contatto con la Santa Sede per affrontare le sfide globali e alimentare uno spirito di solidarietà, rispetto e gentilezza”, è stata la dichiarazione congiunta di Ursula von der Leyen e Antonio Costa. Mentre la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola ha auspicato che la “guida di Leone XIV sia un faro di speranza per tutti”.

“In questo 8 maggio questo nuovo pontificato sia portatore di pace e speranza”, è stato invece il “fraterno” messaggio che Emmanuel Macron, nell’ottantesimo anniversario della fine della guerra mondiale ha portato al nuovo Papa.

Lo stretto rapporto di Leone XIV – a lungo missionario e poi vescovo in Perù – con l’America Latina ha entusiasmato. A cominciare dalla presidente Dina Boluarte, che da Lima ha parlato di “storica elezione” ricordando i legami del nuovo Pontefice con il Paese andino: “Ha seminato speranza, camminato accanto ai più bisognosi e condiviso le gioie del nostro popolo”.

“Le forze del cielo hanno dato il loro verdetto in modo chiaro”, ha scritto il presidente argentino Javier Milei. Mentre, da Bogotà, è arrivato uno dei primi commenti ‘politici’ sul Papa, nordamericano come Donald Trump, ma con antenati sudamericani, spagnoli e francesi.

“Spero che sia il grande leader dei popoli migranti in tutto il mondo e spero che sostenga i nostri fratelli e sorelle migranti latinoamericani, oggi umiliati negli Stati Uniti”, ha sottolineato il presidente colombiano Gustavo Petro.

António Guterres

Il Segretario Generale dell’ONU António Guterres ha accolto con entusiasmo la notizia dell’elezione di Leone XIV: “L’elezione di un nuovo Papa è un momento di profonda significanza spirituale per milioni di fedeli nel mondo e arriva in un tempo di grandi sfide globali”. Quindi ha aggiunto: “Il nostro mondo ha bisogno delle voci più forti per la pace, la giustizia sociale, la dignità umana e la compassione. Mi auguro di continuare a costruire sulla lunga tradizione di cooperazione tra le Nazioni Unite e la Santa Sede, rafforzata sotto Papa Francesco, per promuovere la solidarietà, favorire la riconciliazione e costruire un mondo giusto e sostenibile per tutti”.

Guterres ha concluso sottolineato l’importanza delle prime parole pronunciate da Leone XIV: “Che la pace sia con il mondo intero”. Un richiamo potente, ha detto il Segretario Generale, alla responsabilità comune che lega credenti e non credenti.

 

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