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Papatheu contro Lezzi e Di Maio: “Show imbarazzante del M5S in Sicilia”

lunedì 29 Ottobre 2018
Urania Papatheu e Barbara Lezzi

S’infiamma lo scontro istituzionale sullo sviluppo e il rilancio del Mezzogiorno. Il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi preannuncia “iniziative per colmare il gap tra il Sud e il resto del Paese” e il vicepremier Luigi Di Maio a sua volta promette “5 miliardi per anti-sisma e danni post-alluvioni” ma dalla senatrice siciliana Urania Papatheu arriva un duro attacco ai grillini e un appello a Matteo Salvini a “farsi garante di misure correttive per il riequilibrio delle quote dei piano di investimento per le regioni del Sud”.

«Il Ministro Di Maio la qualunque – afferma Papatheu – ieri nella sua ennesima tournée elettorale in Sicilia, ha promesso interventi miliardari al Sud, dimenticando che tutte le sue precedenti promessi elettorali si sono consumate in sole 6 righe nel contratto di Governo. Una volta nei teatri ci si ci esibiva per fare ridere, il capo comico Grillo invece ci ha regalato un indecoroso spettacolo che vede protagonisti a Palazzo Chigi il “Toninulla” e il “Di Maio la qualunque” in uno show imbarazzante che va in scena davanti all’Europa intera. Le linee programmatiche del M5S hanno già dimostrato il loro fallimento nell’emergenza Genova, su Illy e Tav, adesso sulla Tap, ma ancora di più nell’incapacità assoluta di dare risposte per lo sviluppo reale del Mezzogiorno, dove il M5S ha preso i voti e ha illuso i cittadini».

Il Ministro per il Sud Barbara Lezzi e Nello Musumeci
Il Ministro Barbara Lezzi e Nello Musumeci

Poi l’attacco al Ministro Lezzi: «La Lezzi tuona che “È arrivato il momento per il Sud di essere trattato con la dignità che merita, senza azioni straordinarie e clientelari, che hanno portato all’impoverimento e al divario con il resto dell’Italia”. Parole condivisibili se non fossero in realtà, all’atto pratico, solo l’ennesimo inganno ai cittadini del Sud. Un’enunciazione illusoria nel vuoto totale di idee e iniziative che questo Governo, e nello specifico il M5S, prevede per il Sud nel programma di questa legislatura. La dignità che il M5S vuole dare al Sud è fatta di 6 righe: tanto è lo spazio e l’attenzione riservata al Sud nel contratto di governo. Viene annunciato un fantomatico percorso di “sviluppo economico omogeneo del Paese, per la riduzione del gap tra Nord e Sud”, ma questo gap lo si vuole ridurre solo con il reddito di cittadinanza, sostegno passivo e clientelare al reddito che non restituisce dignità alle persone disoccupate che chiedono invece un posto di lavoro e non un sussidio temporaneo per stare a casa».

«Paradossale – continua Papatheu – appare che un Ministro con delega per il Sud, una donna del Sud (della Puglia, ndr), sbandieri il rilancio del Mezzogiorno annunciando “Investimenti nella quota ordinaria nazionale saranno pari almeno al 34%” (percentuale, secondo Lezzi, “stabilita in quanto equivalente alla popolazione che risiede nel Mezzogiorno d’Italia”). In pratica, la condizione di impoverimento del Meridione e il divario con il resto dell’Italia dovrebbero essere sanati riservando il 34% delle risorse al Sud e il 64% al resto del Paese. Questa posizione mortifica il Sud e nega una speranza di riscatto a dei territori che hanno tante criticità ma hanno anche le potenzialità, se sostenute dallo Stato, per avviare una fase di rilancio reale e concreta».

Infine l’appello della senatrice azzurra a Salvini: «A fronte di tale situazione, chiediamo a Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro di questo Governo e nostro alleato alle elezioni che il 4 marzo hanno visto il successo del centrodestra, di dare un segnale politico importante, non solo eliminando la parola “nord” alla Lega. Ritenendolo nostro unico interlocutore nell’attuale Esecutivo gli chiediamo di intervenire e farsi garante di un riequilibrio strategico ed economico delle previsioni programmatiche per il Sud, come a suo tempo previsto nel patto politico sottoscritto tra la Lega e Forza Italia.

matteo-salviniRitenendo, inoltre, che la Lega debba intraprendere ora un’importante revisione delle politiche in ambito nazionale, non più a vantaggio esclusivo del Nord ma anche del sud, chiediamo al Ministro Salvini un atto di sensibilità e giustezza istituzionale verso quel Sud che, se sostenuto con idonee misure, può rappresentare il motore di un vero percorso di crescita e sviluppo per tutto il nostro Paese. Se è vero che abbiamo un governo del cambiamento, auspico che sia Salvini a battersi per il cambiamento o non ci rimane che sperare nel caldo africano per alzare il Pil, come dichiarato dalla stessa ministra in occasione dei suoi autorevoli interventi in tv».

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