“L’avviato depotenziamento dell’impianto Sibeg-Coca Cola nella Zona Industriale di Catania ed il conseguente piano licenziamenti è una slavina che sta per abbattersi sulla Sicilia”. Il monito arriva dalla senatrice Urania Papatheu, che dopo aver presentato un’interrogazione parlamentare sul caso Sibeg, ha effettuato un sopralluogo nello stabilimento etneo dell’azienda che si occupa dell’imbottigliamento di bevande a marchio Coca-Cola.
L’esponente siciliana di Forza Italia sollecita il “dietrofront immediato del governo giallorosso sull’introduzione di plastic e sugar tax” e avverte sulle “pesantissime conseguenze” che questi provvedimenti potrebbero presto determinare in Sicilia e al Sud.
“Siamo di fronte alla prospettiva di un disastro economico ed occupazionale che va assolutamente scongiurato. E’ necessario un immediato passo indietro del governo sulla prevista introduzione di Sugar Tax e Plastic Tax, imposte inique che rischiano di provocare un insostenibile incremento dei costi a carico delle aziende e la conseguente perdita di posti di lavoro – afferma Papatheu -. Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero del Lavoro devono aprire un tavolo tecnico e assumersi la responsabilità di fermare l’imposizione di nuove tasse che non risolvono i problemi dell’ambiente e nemmeno quelli della salute, e che prima ancora di entrare in vigore stanno già portando alla chiusura di una storica azienda che dopo 50 anni di attività licenzia 151 persone e nel 2021 se ne andrà a Tirana, in Albania. Una scelta che rischia di essere poi emulata da altri privati in un contesto che già soffre e vive una condizione di crisi”.
“Questo – aggiunge Papatheu – è il risultato di politiche mirate soltanto a fare cassa che fanno crollare i fatturati delle imprese in Italia, creano altra disoccupazione e avvantaggiano ulteriormente la concorrenza delle imprese estere, a partire dall’Europa dell’Est e la Cina. Se il governo insisterà su questa linea oppressiva il caso Sibeg sarà solo la punta dell’iceberg. Le grandi aziende soffrono, le medie galleggiano e le piccole chiudono: è così che Pd e M5S vogliono rilanciare il Sud. Noi non consentiremo questo disastro e ci opporremo in tutti i modi all’ennesimo “saccheggiamento” dell’economia siciliana”.