Parte la progettazione esecutiva per i lavori di manutenzione dei Parchi archeologici siciliani. Il via è finalmente arrivato dal governo Musumeci con uno stanziamento di tre milioni di euro, in aggiunta ai diciassette milioni di euro, già stanziati nello scorso mese di aprile, per realizzare recinzioni, video-sorveglianza, servizi igienici, segnaletica, punti informazioni, illuminazione artistica.
Il dipartimento regionale Tecnico, grazie all’accordo stipulato con il dipartimento dei Beni culturali, gestirà le procedure della progettazione esecutiva e direzione dei lavori, mettendo a disposizione le figure professionali occorrenti.
In questi primi mesi dall’istituzione dei nuovi Parchi archeologici, il dipartimento dei Beni culturali ha avviato una costante azione di affiancamento e coordinamento. In seguito a una ricognizione e alla predisposizione di apposite schede di progetto per i Parchi di nuova istituzione, si sono individuate le prime necessità in fase di start-up. Saranno quindi realizzati lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, per migliorare le aree archeologiche e le zone annesse per migliorare l’accessibilità e la fruizione anche per tutelare le moltitudini di turisti che arrivano in Sicilia
«Entra nel vivo – dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – la fase di rinnovo del sistema dei nuovi Parchi archeologici da me istituti nel 2019. Grazie alla perfetta sinergia tra i due dipartimenti regionali, prende il via la realizzazione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che miglioreranno l’accessibilità e la fruizione dei nostri siti. Il mio governo sta investendo nel sistema dei Parchi archeologici, ritenendoli la chiave di volta per lo sviluppo del territorio e del turismo culturale che porta sempre più turisti nella nostra Isola. Uno strumento che si sta rivelando vincente, lo dicono i numeri: l’obiettivo è quello di consentire ai nuovi Parchi di poter raggiungere quelli di più antica istituzione, per un’offerta culturale di livello che possa attrarre sempre più visitatori».
I Parchi interessati sono: Lilibeo a Marsala; Gela; Kamarina e Cave Ispica; Leontinoi; Himera, Solunto e Iato; Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro; Tindari; Isole Eolie; Morgantina e Villa Romana del Casale; Catania e Valle dell’Aci.
Grande attenzione sarà dedicata ai siti dipendenti dai Parchi, spesso a torto considerati minori, ma che sia dal punto di vista storico-archeologico che per il territorio su cui insistono, rivestono un ruolo importante e determinante per lo sviluppo socio-economico di zone ingiustamente finora poco valorizzate.