“Le recenti dichiarazioni della direttrice del Parco Archeologico di Lilibeo, Anna Occhipinti, che oggi si dice disponibile all’apertura regolamentata della Plateia Aelia, rappresentano un deciso cambio di passo rispetto alla posizione iniziale, ed è bene sottolinearlo con chiarezza. Per mesi ci è stato detto che non era possibile. Oggi scopriamo che si può fare. È la dimostrazione che la nostra interrogazione parlamentare non solo era fondata, ma andava nella direzione giusta”. Lo afferma la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, commentando l’evoluzione della vicenda che riguarda l’accesso pedonale da Porta Nuova al lungomare Boeo attraverso la storica Plateia Aelia, rispetto al quale la direttrice del Parco si dice possibilista.
La parlamentare regionale trapanese rimarca come l’ipotesi ventilata dalla direzione – apertura estiva contingentata, visite guidate, sorveglianza mirata – ricalchi quanto da lei stesso proposto pubblicamente e formalizzato in interrogazione all’Assessorato regionale ai Beni Culturali.
“Nel pieno rispetto della professionalità della direttrice – precisa Ciminnisi – rileviamo con soddisfazione che le nostre proposte, un tempo bollate come avventate e demagogiche, oggi trovano accoglienza sotto forma di una possibile apertura serale. Bene. Allora si poteva fare. Bastava volerlo. Bastava avere il coraggio di andare oltre la logica del “non si può” e ragionare in un’ottica di reale fruizione e valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale”.
“La Plateia Aelia può diventare il simbolo di una svolta: da spazio chiuso a luogo vissuto. Marsala merita un Parco archeologico integrato nel presente e restituito ai marsalesi e a tutti i turisti che ne vogliano scoprire il fascino”, conclude la deputata regionale.