Grande paura per il Parma, la situazione sembra avere preso la giusta direzione, infatti, secondo indiscrezioni, che i fatti poi dovranno acclarare, ed è diventata sempre più delicata, per la prossima stagione, la conferma della promozione in serie A.
Nel mirino sono finiti i messaggi whatsapp che si sarebbero i calciatori del Parma con quelli dello Spezia. Ma nonostante ciò sembrava, per la gioia dei molti corvi che non amano il Palermo o i piuttosto delusi dall’andazzo della giustizia spesso bendata, che l’archiviazione della vicenda fosse certa.
Ma adesso qualcosa sembra aver fatto prendere la corretta direzione, complice, forse, le vicende illecite della partita Frosinone-Palermo, e la situazione si è completamente ribaltata, secondo quanto riporta la ‘rosea’, i deferimenti dovrebbero scattare entro le prossime 48 ore.
Nel pomeriggio si dovrebbe tenere la riunione con il procuratore federale, Giuseppe Pecoraro: c’è da stabilire il capo d’imputazione.
Due le possibilità: slealtà sportiva (art. 1 bis del codice) o tentato illecito sportivo (art. 7).
La slealtà sportiva oppure il gravissimo illecito sportivo, ma solo tentato, perchè i calciatori dello Spezia De Col e Masi hanno subito ‘denunciato’ il fatto di Calaiò e Ceravolo, che adesso rischiano una squalifica pesantissima.
Se passerà la linea più colpevolista, i due giocatori e il Parma, coinvolti per responsabilità oggettiva, dovranno difendersi da un’accusa che potrebbe costare una lunga squalifica agli atleti e la A al club.
Nel secondo caso il Parma rischierebbe seriamente una sanzione che nel caso “verrà scontata nel campionato appena concluso”. La squadra ha di fatto chiuso il campionato con lo stesso punteggio del Frosinone, che ha però già conquistato la promozione sul campo attraverso i playoff, a beneficiarne in questo caso sarebbe il Palermo, che ha concluso la stagione al quarto posto ed è stato eliminato ai playoff proprio in finale dal Frosinone.
L’avvocato Grassani, esperto in materia di diritto sportivo, ha affermato: “In caso di illecito tentato, il target può essere da 4 a 6 punti, con possibilità di aggravamento in caso di pluralità di partite. Se, invece, l’illecito è consumato i punti vanno da 6 a 9, anche in questo caso con inasprimento in ipotesi di più gare. Quindi, la sanzione minima, prevista dal Codice di Giustizia Sportiva, è la penalizzazione di punti in classifica, ma gli organi disciplinari possono infliggere punizioni anche più pesanti, quali la retrocessione all’ultimo posto del campionato o l’esclusione dalla competizione“.
Si profila dunque uno scenario clamoroso, in entrambi i casi Parma in B e Palermo in A, ed una pesante squalifica per Calaiò e Ceravolo.