Tradizione albanese, folklore, solennità e magnificenza delle celebrazioni religiose, il tutto vissuto intensamente e tramandato nei secoli, con un fascino destinato a vivere per sempre. Piana degli Albanesi è pronta a rivivere la sua storica “Settimana Santa”.
Continuano gli sforzi organizzativi dell’amministrazione comunale guidata da Rosario Petta che punta a valorizzare gli aspetti religiosi, storici e culturali di Piana degli Albanesi, comune molto noto – come ha sottolineato il sindaco – per la sua forte vocazione turistica e che ha puntato al massimo coinvolgimento della cittadinanza. La manifestazione, molto sentita tra la comunità arbëreshë attrae anche turisti da tutto il mondo e , anche quest’anno si fregia del patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana.
La Domenica delle Palme segna sostanzialmente l’inizio ufficiale della Settimana Santa: dopo la benedizione delle palme presso la Chiesa di San Nicola, prende il via il tradizionale corteo, nel corso del quale l’Eparca, in groppa ad un asinello, attraversa le vie del paese, accompagnato dai fedeli e da uomini fino alla Cattedrale di San Demetrio, dove viene celebrata la Divina Liturgia: da qui inizia “Java e Madhe“, la Settimana Grande della Pasqua di Piana degli Albanesi. Vi è poi la suggestiva processione del venerdì Santo, molto sentita dai fedeli, nella quale la Santa Madre, adornata di vestimenti scuri e dal manto nero, sembra piangere e soffrire per la morte del figlio Gesù. Una musica solenne, emozionante e allo stesso tempo struggente, accompagna il momento drammatico della morte di Cristo.
Tra i momenti più attesi, la storica sfilata di abiti tradizionali delle donne con i loro colori intensi e la distribuzione delle uova rosse, tradizione secolare di Piana degli Albanesi e più in generale di tutte le comunità orientali di rito greco-bizantino e ortodosso.
“L’obiettivo – spiega Rosario Petta, sindaco di Piana degli Albanesi – è veicolare la nostra Pasqua, trasportarlo a livelli di godibilità e fruizione molto più alti di quelli che l’evento porta intrinsecamente. Intendiamo promuovere ed esportare la nostra Pasqua, unica, forte, dai toni solenni e decisi, dai riti religiosi commoventi e toccanti, dalla partecipazione comunitaria e sociale molto sentita. La proliferazione di strutture ricettive, l’adeguata motivazione all’accoglienza del turista, l’affermazione di un comparto di ristorazione locale e la nascita di nuovi progetti culturali sono elementi concreti che, a supporto dell’attività amministrativa, offriranno qualità al turismo e accresceranno il nostro patrimonio culturale e identitario”.
“I colori e i sapori che si ammirano e respirano durante i giorni della Settimana Santa e della Pasqua arbereshe – aggiunge Simona Scalia, assessore al Turismo – rendono unica questa festività. Il nostro impegno punta proprio a delimitare e tracciare ulteriormente la sagoma e la figura di per sé singolare e pregnante della nostra tradizione religiosa e culturale. Piana degli Albanesi è un centro vivo e vivace, in cui tradizione e modernità trovano simbiosi e attraggono quasi naturalmente il visitatore e la sua curiosità. La sfilata della Domenica di Pasqua è il frangente in cui protagonisti principali sono il nostro abito ricamato in oro, i gioielli unici che lo adornano e l’atmosfera sacra e solenne che si respira”.
PER IL CALENDARIO COMPLETO DELLE CELEBRAZIONI DI PIANA DEGLI ALBANESI LEGGI QUI:
Le suggestioni della Pashkët, la Pasqua bizantina a Piana degli Albanesi [Il programma]