Segnali di svolta per il patrimonio del Comune di Taormina, che dopo parecchi anni di degrado e immobilismo inizia a rivedere la luce con una serie di interventi mirati, che da qui ai prossimi mesi potrebbero cambiare il volto di alcuni “gioielli”. I beni di Palazzo dei Giurati valgono, stando alle ultime stime ufficiali, almeno 289 milioni di euro ma per la gran parte sono fatiscenti, non utilizzabili e soltanto in pochi casi sono stati locati, con un ritorno piuttosto modesto per le casse comunali e che sarebbe pari allo zero o quasi.
I progetti avviati per il recupero di alcuni immobili, alcuni dei quali già finanziati dalla Regione, e con altre opportunità in arrivo come quelle del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza, promettono tuttavia adesso di rilanciare una serie di siti ed infrastrutture del Comune di Taormina del valore complessivo di almeno 40 milioni di euro. Si tratta, insomma, di un segnale incoraggiante in un contesto che per tante situazioni ha visto e continua ancora oggi a vedere alcuni complessi a rischio di veder crollare la propria valutazione. Il caso più scottante rimane il Capalc di contrada Sant’Antonio, che vale per il Comune 22 milioni ma è in abbandono totale e, secondo alcuni tecnici, è ridotto in una condizione tale da non valere una cifra superiore ai 5 milioni.
Ci sono anche delle situazioni nelle quali, invece, gli sviluppi della situazione sono decisamente incoraggianti e l’Esecutivo del sindaco Mario Bolognari sta creando le condizioni per invertire la rotta con il recupero e la valorizzazione di diverse strutture.
Sono scattati nelle scorse ore i lavori di ristrutturazione e restauro conservativo dell’ex sede del Parlamento siciliano, Palazzo Corvaja, finanziati a suo tempo dalla Regione con Un milione di euro. Da tanti anni il Palazzo Corvaja soffriva in particolare per delle infiltrazioni d’acqua che si registravano nel tetto dell’edificio.
Il Palacongressi (valore 21 milioni) è una punta di diamante del patrimonio comunale e sta per essere sottoposto ai lavori finanziati per 231 mila euro dalla Regione che consentiranno, con la sistemazione della parte scenica, la chiusura del piano di messa a norma del bene avvenuto nel 2017 per il G7. C’è poi il progetto di recupero da Un milione 245 mila euro per Casa Grandmont che va verso l’avvio dei lavori.
E il PNRR verrà in “soccorso” del Comune con una serie di finanziamenti all’orizzonte tra i quali 2 milioni di euro con 699 mila 800 euro per lo stadio, 880 mila 200 euro per l’ex piscina, 420 mila euro per il circolo del tennis, consentendo il recupero e maquillage di impianti sportivi che valgono almeno 15 milioni di euro.
L’aspettativa è che nella seconda parte di quest’anno possa arrivare dalla Regione anche l’ok per il recupero funzionale e risanamento conservativo dei locali dell’ex Circolo del forestiero, dove il Comune confida di ottenere 2 milioni 218 mila euro, e la stessa cosa per le torrette del Parco Trevelyan, dove l’obiettivo è quello di rifunzionalizzare l’ex casa del custode e la torretta principale. Per la prima sono stati richiesti 550 Mila euro e per l’altra Un milione 200 Mila euro. Le somme richieste permetterebbero di scongiurare il crollo delle antiche costruzioni e di restituire al pubblico le antiche costruzioni a forma di pagoda. E’ stata formalizzata dal Comune la richiesta sul bando PNRR “Parchi e giardini storici” per una somma pari a circa 2 milioni di euro, per un intervento mirato prioritariamente alla riqualificazione del verde del Parco Trevelyan.