“Progressi importanti sul fronte delle infrastrutture, della tutela ambientale e della cultura. Il Patto per Palermo procede, rapidamente e bene“. Questa la sintesi, molto positiva, che il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti fa, a Palermo, al termine della riunione nella quale è stato verificato lo stato di avanzamento degli interventi previsti dal Patto per la Città metropolitana.
All’incontro a Palazzo delle Aquile hanno preso parte, oltre al ministro, al sindaco Leoluca Orlando e al vicesindaco Emilio Arcuri, l’Agenzia e il Dipartimento per la Coesione e le strutture tecniche del Ministero e dell’amministrazione cittadina.
A snocciolare i dati sui cantieri sbloccati dal Patto (che dà alla città ben 322 milioni, sbloccando opere per 764 milioni) proprio l’assessore Arcuri: “Ben 54 opere in esecuzione, 14 in affidamento, 8 in programmazione. Lavori in corso per 8,4 milioni; in affidamento per 19 milioni, e la quota restante (circa il 90% delle opere) sono in fase di progettazione. Tra queste le 3 nuove linee di tram“.
Sui famosi (e attesi) lavori di raddoppio del Ponte Corleone, su cui noi de ilSicilia.it abbiamo sollevato il problema del rischio di perdita dei fondi (inchiesta poi ripresa anche da Striscia) la delibera CIPE 25/16 stabilisce che i contratti vanno stipulati entro il 31 dicembre 2019 (“sottoscrizione al 31/12/2019 delle obbligazioni vincolanti”). Una vera corsa contro il tempo, visto l’andamento delle gare d’appalto in Italia.
Sul Ponte Corleone è confermata la messa a gara della riprogettazione delle due bretelle laterali (che hanno un valore di 20 milioni); tuttavia, pur facendo un passo in avanti, il Comune di Palermo ne fa ben due indietro: viene dato ormai per certo l’addio al sottopasso di via Perpignano (anch’esso appalto ex Cariboni), per cui Arcuri rivela: “Noi abbiamo immaginato di utilizzare le risorse per gli svincoli Perpignano, certamente insufficienti per andare a gara, dirottandoli sull’appalto di raddoppio del Ponte Corleone. Il problema di Perpignano è che bisogna riprogettare, anche in considerazione della sopraggiunta Linea 4 del tram su viale Regione Siciliana. A questo punto abbiamo proposto al MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) di dirottare le risorse proprio per realizzare le bretelle laterali del Ponte Corleone. Nelle more del trasferimento di risorse, abbiamo deciso di procedere così, facendo un passo in avanti”.
Insomma, seppur l’assessore parla di “passo in avanti” per il Ponte Corleone, di fatto ne fa due indietro perché si dice addio una volta per tutte a un’opera fondamentale per snellire il traffico sulla Circonvallazione: il sottopasso di via Perpignano.
LE REAZIONI:
“La conferma che il Patto per Palermo procede celermente è ulteriore riprova della bontà dell’azione e visione portata avanti dal governo Renzi in sinergia con l’amministrazione comunale”. Lo dice il capogruppo del Partito democratico a Sala delle Lapidi Dario Chinnici dopo la visita a Palermo, questa mattina, del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.
“Palermo – prosegue Chinnici – si appresta a portare a termine una grande operazione di riqualificazione e rigenerazione in ambito urbano. Le opere strategiche come il raddoppio del ponte Corleone, il parcheggio multipiano all’Ospedale dei Bambini, le nuove piste ciclabili e le tre nuove linee tranviarie stravolgeranno in positivo interi assi stradali e cambieranno radicalmente le modalità di spostamento dei nostri concittadini. Ringrazio il Ministro De Vincenti per l’attenzione che in questi mesi sta mettendo nel verificare che i lavori procedano senza intoppi”.
Paolo Caracausi, consigliere comunale di Palermo del Mov139 in quota Idv, commenta: “Il Patto per Palermo, insieme al Pon Metro, segna un cambiamento decisivo per il futuro della città: importanti opere pubbliche come l’ampliamento del tram, il raddoppio del ponte Corleone, l’illuminazione pubblica, le opere per la messa in sicurezza del territorio consentiranno di consegnare ai nostri figli una Palermo più bella e sicura, grazie a opere per oltre 700 milioni. L’impegno dell’amministrazione comunale è stato premiato e riconosciuto anche dal ministro Claudio De Vincenti e metà delle opere risultano con le somme già impegnate: adesso attendiamo l’apertura dei cantieri, che speriamo avvenga nel più breve tempo possibile”.