Paura per i residenti di via Cartagine, all’interno del quartiere Borgo Nuovo di Palermo. Questa mattina un albero di grosse proporzioni è crollato al suolo, schiantadosi su alcune auto parcheggiate. Sono quattro, almeno, i mezzi danneggiati dalla caduta dell’arbusto. Sul posto si sono immediatamente precipitati i vigili del fuoco per rimuovere rami e tronchi, nonchè soccorrere eventuali cittadini in difficoltà. Per fortuna, in seguito all’accaduto, non si sono registrati feriti.
Albero crollato a Borgo Nuovo, le immagini
Un fatto, quello avvenuto a Borgo Nuovo, che riaccende i riflettori su una delle tante emergenze irrisolte a Palermo, ovvero la cura del verde urbano. All’interno del capoluogo siciliano si trovano circa 70.000 alberi, alcuni dei quali non vengono manutenuti da decenni. Recentemente, l’Amministrazione ha avviato degli interventi su alcune strade. Altri saranno eseguiti a breve, come quelli ad esempio su via Sammartino. Il lavoro in arretrato è però tanto. Serviranno risorse e personale. Sul tema economico, all’interno dell’avanzo vincolato sono al momento previsti investimenti sulla curva del verde urbano. Ma ciò che manca all’appello è soprattutto la forza lavoro e un piano organico. Fatto per il quale la presidente della III Commissione Consiliare Sabrina Figuccia annuncia dei provvedimenti immediati.
“Chiederò all’assessore Alongi l’immediata istituzione di un tavolo tecnico permanente per monitorare e valutare lo stato di salute di tutti gli alberi e del verde urbano. Non possiamo più attendere l’arrivo di altre emergenze, né contare sulla fortuna per evitare incidenti potenzialmente fatali. In troppi punti della nostra città – aggiunge Sabrina Figuccia – ci sono alberi completamente morti da anni, mai sottoposti a manutenzione o abbattimenti, e questo dimostra una chiara mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione. Non possiamo continuare a intervenire solo quando accade un evento disastroso. La sicurezza dei nostri cittadini e la tutela del verde devono essere una priorità assoluta, e oggi ci troviamo a pagare le conseguenze di una gestione carente e superficiale“.