“Venerdì sera, intorno alle 19, si è consumato l’ennesimo grave episodio incendiario, il quarto in un mese. Due detenuti del carcere minorile Bicocca di Catania con presunti problemi psichiatrici e di tossicodipendenza hanno dato fuoco alle suppellettili delle celle: in pochi minuti i fumi tossici hanno invaso tutta la sezione detentiva, rendendo l’aria irrespirabile. Solo il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari ha evitato il peggio; sono state infatti prontamente aperte le celle e portati in salvo i giovani“. Lo dice Calogero Navarra, segretario nazionale per la Sicilia del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe.
“Quattro agenti – aggiunge – hanno dovuto far ricorso alle cure nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino a causa delle inalazioni di ossido di carbonio. A loro va l’apprezzamento e la solidarietà del Sappe che per l’ennesima volta si vede costretto a denunciare le gravi problematiche che assillano ormai da tempo le carceri minorili”.
Per Navarra “i gravi fatti accaduti nel carcere minorile di Catania Bicocca pongono in chiara evidenza l’enorme falla relativa alla gestione dei cosiddetti “detenuti con problemi di carattere psichiatrico“. Il Sappe “proclama lo stato di agitazione del personale, sino a quando non ci saranno risposte concrete. Il personale merita rispetto e non si può continuare a lavorare in queste assurde condizioni, dove quotidianamente viene messa a repentaglio la propria incolumità”.