I venti di guerra nel Mediterraneo non si arrestano. E il Pd siciliano ritorna a Sigonella, a due passi dalla base statunitense per ribadire, ancora una volta, che la Sicilia è terra di pace, luogo di incontro tra culture e di confronto tra i popoli.
La Sicilia non deve – e non vuole- essere coinvolta nei conflitti. Ne esserlo indirettamente, come piattaforma logistica per i droni o i cacciabombardieri Usa. O come annunciato dal ministro della Difesa, per diventerebbe base di addestramento per i nuovi caccia F35.
“Ecco perché– spiega il segretario regionale, Anthony Barbagallo – ho scelto Sigonella per la prima riunione della nuova segreteria regionale. Cosi come nel 1982 ci fu una grande mobilitazione popolare, guidata da Pio La Torre, contro l’installazione dei missili Cruise a Comiso, oggi il Pd intende riprendere questi stessi valori per fare prevalere il desiderio di pace su quello di chi vuole la guerra a tutti i costi”.
La riunione si è svolta in un luogo altrettanto simbolico: l’hotel Sigonella Inn, una struttura confiscata alla mafia e che si trova proprio di fronte il presidio Usa. All’ordine del giorno inoltre, tra le altre cose, la programmazione degli appuntamenti estivi e autunnali.