“I nostri marittimi stanno bene, vengono regolarmente seguiti da un medico. Le medicine sono sempre state consegnate. Non vi è nessun problema di salute” o “di alcun altro genere” e sono “in una situazione che non è di promiscuità” con detenuti.
Lo ha riferito l’ambasciatore d’Italia a Tripoli, Giuseppe Buccino Grimaldi.
L’ambasciatore ha premesso di riferire “informazioni ricevute (…) ieri sera” quando “il console onorario ha parlato con il Procuratore generale libico“.
Buccino ha sottolineato come “il governo italiano stia lavorando a tutti i livelli con tutte le forze disponibili affinché questa questione possa essere presto risolta“: “posso assicurarvi” che questa è la “preoccupazione costante, continua, del Governo, del ministero degli Esteri, dell’Ambasciata a Tripoli“, ha aggiunto parlando in un collegamento con la sala della Giunta comunale di Mazara del Vallo.
Nel rievocare il proprio servizio in Libia già nel periodo 2011-2015, l’ambasciatore ha ricordato che “non è la prima volta” che c’é “una situazione così complessa” e alcuni casi analoghi furono risolti in un arco “di tempo piuttosto ampio“: “in particolare nel 2013 ci vollero diversi mesi“. “Quindi un pò di tempo è nella realtà delle cose“, ha aggiunto. “Sono assolutamente fiducioso sull’esito della vicenda: dobbiamo soltanto ottenere” che “si possa chiudere nel più breve tempo possibile“, ha però detto ancora l’ambasciatore.
VEGLIA DI PREGHIERA A MAZARA DEL VALLO
Un momento di preghiera con tutti i familiari ma aperto anche a tutta la città di Mazara del Vallo per esprimere vicinanza e affetto. Si terrà domani sera (venerdì), alle ore 21, presso la parrocchia San Lorenzo di Mazara del Vallo, la Veglia di preghiera per i 18 marinai sequestrati in Libia. La seduta sarà presieduta dal Vescovo monsignor Domenico Mogavero.
L’invito a partecipare è stato rivolto a tutte le autorità locali. Tra i 18 marittimi sequestrati in Libia ci sono anche uomini tunisini che da decenni abitano in città.
“La drammatica situazione dei 18 marittimi dei due pescherecci della marineria mazarese ‘Antartide’ e ‘Medinea’ si fa sempre più complessa e difficile”, spiega il Vescovo.
“Sono ormai trascorsi 50 giorni dal sequestro in acque internazionali, considerate unilateralmente Zes dalla Libia dal 2005”.
“Tutti gli sforzi del Governo italiano per giungere alla liberazione dei marittimi e dei pescherecci fin qui non hanno raggiunto alcun risultato. Le famiglie sono angosciate e, seppure con molta compostezza, fanno sentire la loro voce a Roma davanti al Parlamento e nell’aula consiliare a Mazara del Vallo”.
Intanto la Diocesi continua a essere vicina alle famiglie dei pescatori, con un aiuto concreto nell’affrontare la vita quotidiana, sostenendo le spese delle utenze domestiche (luce, gas) di questo periodo difficile che stanno vivendo.