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Peste suina, nuove misure per fermarla: “Macellazioni immediate in area infette”

venerdì 21 Gennaio 2022

Ulteriori misure stringenti per fermare il focolaio di peste suina africana riscontrato in alcuni cinghiali tra Piemonte e Liguria.

Le disposizioni del ministero della Salute per l’area infetta (78 Comuni in Piemonte e 36 in Liguria) prevedono, tra l’altro, la macellazione immediata di suini e i divieti di ripopolamento per 6 mesi e di movimentare carni fresche e sottoprodotti al di fuori dell’area ‘rossa’.

Il documento segue di sei giorni l’ordinanza del 13 gennaio firmata dal ministero della Salute d”intesa con il Mipaaf che vieta l’attività venatoria, la cerca di funghi e tartufi, il trekking, il mountain bike, per 6 mesi.

l nuovo documento, un decreto direttoriale, oltre a ribadire il divieto di attività venatoria, stabilisce, per la zona infetta, regole per la ricerca attiva e la gestione delle carcasse di suini selvatici, a partire dalle zone immediatamente esterne ai confini della zona infetta. Per i suini in allevamento, inclusi i cinghiali, è disposto il censimento di tutti gli stabilimenti, la macellazione immediata dei suini detenuti in allevamenti bradi e semibradi e allevamenti misti che detengono suini, cinghiali e i loro meticci e negli allevamenti di tipo familiare, il divieto di ripopolamento per 6 mesi. Il decreto impone regole anche per un’area entro i 10 km dai confini della zona infetta: rafforzamento della sorveglianza, regolamentazione della caccia e delle altre attività di natura agro-silvo pastorale limitando al massimo il disturbo ai suini selvatici con l’obiettivo di ridurne la mobilità, il censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini, l’adozione di misure di biosicurezza rafforzate. Altre precauzioni riguardano l’intero territorio nazionale: censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini, verifica dei livelli di biosicurezza degli allevamenti, obbligo di recinzione degli allevamenti della tipologia ‘semibrado’.

Commissario straordinario per Piemonte e Liguria Il Piemonte ha da oggi un commissario straordinario per la gestione dell’emergenza Peste suina africana, che riguarda 78 Comuni della Regione, oltre il 40% del totale nella provincia di Alessandria. L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha nominato Giorgio Sapino, già responsabile dei Servizi Veterinari e direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Cn1, D’intesa con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e il presidente della Liguria, Giovanni Toti, l’assessore alla Sanità del Piemonte chiede al Ministero della Salute la nomina di un commissario interregionale Piemonte Liguria, e propone Angelo Ferrari, attuale direttore dell’Istituto sperimentale zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che già opera con valenza sovraregionale.

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