Petralia Sottana è un borgo che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici e che si distende silenzioso nel cuore delle Madonie. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, eppure attraversato da tensioni moderne, dai bisogni di sviluppo economico ai progetti di valorizzazione culturale. Il paese rappresenta uno dei centri più vitali del Parco delle Madonie, in equilibrio tra la memoria di una civiltà rurale e la spinta verso nuove prospettive di crescita.
Il sindaco Pietro Polito, eletto nel 2022, ha impostato e indirizzato la sua attività amministrativa su turismo, cultura, sostenibilità e valorizzazione dei giovani, puntando anche sulle opportunità offerte dal PNRR e dai fondi regionali.
In questa intervista, Polito racconta le attività amministrative del piccolo comune dell’entroterra, il rapporto diretto con i cittadini, le collaborazioni istituzionali e la sua visione per i prossimi anni, tra sviluppo locale e identità comunitaria.
Petralia Sottana: cuore delle Madonie tra storia, tradizioni e futuro
Petralia Sottana, piccolo comune delle Madonie con 2.412 abitanti (secondo gli ultimi dati al 31 dicembre 2023), si staglia tra boschi di querce e paesaggi montani, crocevia di tradizioni culturali e gastronomiche. Il borgo, con le sue architetture storiche, conserva la memoria di antichi mestieri e un’artigianalità ancora viva.
Tra le specialità locali, spiccano i formaggi madoniti, anche i caprini,i dolci tipici come lo sfoglio e i bocconcini e le eccellenze artigianali (dalla tessitura, alla lavorazione del legno fino alla liuteria). Le Madonie non sono solo paesaggio, ma anche risorse: boschi, pascoli, biodiversità che alimentano un’economia ancora legata all’agricoltura e al turismo naturalistico che rappresenta una risorsa crescente, con percorsi trekking, percorsi storici e iniziative di turismo scolastico che richiamano visitatori da tutta la Sicilia.
Il Parco delle Madonie, un attrattore naturalistico, riconosciuto all’interno della rete Global Geopark Unesco, contribuisce a un’offerta turistica, educativa e culturale di rilievo internazionale.
Negli ultimi anni, l’amministrazione guidata da Pietro Polito ha puntato a conciliare tradizione e innovazione, sviluppando progetti di infrastrutture e servizi per la comunità: dal recupero delle zone e degli immobili in frana, alle iniziative di digitalizzazione e modernizzazione della pubblica amministrazione, passando, attraverso la collaborazione con l’Asp 6, per il rafforzamento delle strutture sanitarie e sociali, inclusa la creazione dell’Ospedale di Comunità e della costruenda Casa di Comunità. Particolare attenzione è stata data all’accesso ai fondi PNRR e nazionali, con progetti quali la “digitalizzazione mappatura, la ricerca perdite e la sostituzione di tratti ammalorati della rete idrica”, sviluppati attraverso la cornice operativa dell’Unione dei Comuni.
Il paese mantiene un forte senso di identità con le sue strade acciottolate, i palazzi nobiliari e le chiese secolari che raccontano storie di una comunità legata alle proprie radici, le sue tradizioni e nei legami comunitari, valorizzando le feste patronali, le rievocazioni storiche e le manifestazioni culturali. Questi elementi costituiscono un tessuto sociale vivace che sostiene le iniziative amministrative e i programmi di sviluppo locale.
L’approccio dell’amministrazione Polito mira a coinvolgere i giovani e le famiglie e ne ha fatto un punto centrale delle sue politiche pubbliche: dalle iniziative culturali e artistiche ai progetti di formazione e innovazione, Petralia Sottana tenta di trattenere i talenti e di attrarre nomadi digitali, costruendo un modello di sviluppo che coniughi cultura, turismo e partecipazione civica che favoriscono l’aggregazione e la sostenibilità.
Il borgo vive la stessa condizione di tanti centri montani siciliani: lo spopolamento progressivo, l’emigrazione giovanile, la difficoltà di garantire servizi adeguati. Tuttavia, la dimensione comunitaria resta forte e la capacità di resilienza si manifesta nelle associazioni culturali, nei progetti di valorizzazione e nell’attenzione alle tradizioni che ancora segnano il calendario collettivo.
La comunità locale si conferma così protagonista del proprio futuro, contribuendo attivamente alla rinascita del borgo e alla valorizzazione delle risorse storiche, artistiche e naturali di Petralia Sottana.
Progetti, strade e futuro: la partita dello sviluppo per Petralia Sottana
Petralia Sottana, come molti centri delle Madonie, vive sospesa tra la bellezza di un paesaggio unico e il peso di una rete infrastrutturale fragile, segnata da ritardi e difficoltà croniche. Negli ultimi anni, tuttavia, diversi progetti hanno iniziato a disegnare un orizzonte nuovo, fatto di investimenti pubblici e iniziative che mirano a restituire slancio a un territorio che troppo spesso paga lo scotto dell’isolamento.
Un primo segnale è arrivato con i fondi del PNRR. Nel 2022 il Distretto Sanitario n. 35, con Petralia Sottana capofila, ha ottenuto 339.000 euro per potenziare i servizi socio-assistenziali, con particolare attenzione agli anziani e alle fasce più fragili.
Accanto alla dimensione culturale e sociale, non mancano i progetti di sostenibilità: Petralia è partner del programma europeo ForBioEnergy, che promuove energie rinnovabili e green community. Nel 2024 il Comune è anche socio di due ASFO (associazioni fondiarie per il recupero dei terreni incolti) e ha realizzato una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) per la valorizzazione dell’energia pulita.
E ancora, nel 2025 la Regione ha assegnato 150.000 euro destinati a illuminazione pubblica, promozione turistica e celebrazioni religiose legate alla Madonna dell’Alto, segno di un’attenzione che unisce servizi essenziali e identità comunitaria.

Ma la programmazione guarda avanti, nonostante una serie di criticità generali a tutta la regione, con importanti interventi già realizzati nella SP 54 per Piano Battaglia (con altre progettualità in arrivo nel medesimo tratto viario) e un intervento finanziato dall’ESA per la strada rurale Torre – Casazza – Belice.
Nel 2025 la Regione ha stanziato ulteriori 32,2 milioni per la manutenzione straordinaria di 15 strade provinciali,con un intervento previsto a Piano Battaglia
Fra ritardi e risorse, il borgo vive dunque una partita decisiva: quella di trasformare i finanziamenti in opere concrete, perché senza strade percorribili e servizi moderni anche i progetti più ambiziosi rischiano di restare sulla carta.
Tra pragmatismo e visione, governare con radici e futuro: Pietro Polito
In questo contesto, il profilo del sindaco emerge come guida pragmatica e lungimirante: Pietro Polito si muove tra esigenze quotidiane, urgenze infrastrutturali e pianificazione strategica, mantenendo un dialogo costante con cittadini, associazioni e istituzioni.
Pietro Polito, sindaco di Petralia Sottana dal 2022 con la lista “Idea Civica Petralia”, si è affermato nel tempo per l’attenzione allo sviluppo locale, sostenibilità e innovazione. Proveniente da un percorso amministrativo e civico legato al territorio, ha impostato la propria azione sul dialogo con la comunità, la valorizzazione delle risorse locali e la promozione della cultura scientifica e turistica.
Tra i progetti principali della sua amministrazione, l’Ospedale di Comunità inaugurato nel 2023 e il programma di modernizzazione della pubblica amministrazione hanno rappresentato strumenti chiave per migliorare i servizi ai cittadini e aumentare l’attrattività del comune.
Nel 2022, il Distretto Sanitario n. 35, capofila Petralia Sottana, ha ottenuto un finanziamento di 339.000 euro dal PNRR per potenziare i servizi socio-assistenziali nei comuni dell’area. Questi fondi sono stati utilizzati per migliorare l’assistenza agli anziani e i servizi sociali, contribuendo a rafforzare la rete di welfare locale.
Un risultato significativo è il prestigioso Premio “Piccolo Comune Amico 2024”, conferito nella categoria Artigianato per il sostegno all’eccellenza locale e alla tradizione del legno madonita. Il premio, consegnato il 10 luglio 2024 a Roma presso Palazzo Rospigliosi da Codacons e Coldiretti, ha evidenziato il lavoro dell’amministrazione nel preservare le tradizioni, promuovere l’identità culturale e sviluppare il turismo e l’economia locale.
Il sindaco Polito ha commentato alla consegna del riconoscimento: “Questo riconoscimento testimonia l’impegno della comunità e la capacità di valorizzare le nostre eccellenze. È un incentivo a continuare a lavorare per il bene del territorio.”
Il premio ha avuto anche una forte eco mediatica, contribuendo a mettere in luce le eccellenze dei piccoli comuni italiani. Questo riconoscimento rappresenta non solo un onore per Petralia Sottana, ma anche un incentivo a proseguire nel cammino di valorizzazione delle proprie tradizioni e risorse.
Il premio “Piccolo Comune Amico 2024” per Petralia Sottana ha testimoniato che, anche nei piccoli centri, è possibile costruire un futuro prospero e sostenibile, basato sulla valorizzazione delle proprie radici e sull’impegno collettivo.
Durante l’amministrazione del sindaco Pietro Polito, il Comune di Petralia Sottana ha inoltre intrapreso un processo di modernizzazione della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei servizi offerti ai cittadini e facilitare l’accesso alle informazioni e ai servizi online.
Uno degli interventi principali in questo ambito è stato l’ammodernamento del portale istituzionale del Comune, implementati servizi online per il pagamento delle tasse comunali, la prenotazione di appuntamenti e la consultazione di documenti amministrativi, semplificando così le procedure burocratiche e riducendo i tempi di attesa per i cittadini.
L’approccio adottato dal Comune punta a rafforzare le reti di collaborazione tra i comuni delle Madonie e ad attrarre investimenti compatibili con le caratteristiche del territorio, con uno sguardo particolare alla sostenibilità ambientale e alla partecipazione civica.
L’intervista che segue rappresenta un’occasione per comprendere direttamente dalle parole del sindaco le strategie messe in campo, le priorità del suo mandato, le opportunità colte grazie ai fondi europei e nazionali e la visione per il futuro di Petralia Sottana.
L’INTERVISTA
Quali sono state le priorità della sua amministrazione in questi primi anni e come valuta i risultati raggiunti?
“L’amministrazione comunale di Petralia Sottana, fin dal momento della sua elezione, ha cercato di puntare su strumenti partecipati nel coinvolgimento della comunità, nella gestione dei beni e nella messa in sicurezza del territorio. Ha inoltre cercato di dare corpo a quegli strumenti burocratici capaci dare impulso alla vita amministrativa e sociale”.
Il Parco delle Madonie rappresenta un punto di eccellenza del territorio: quali iniziative sono state realizzate per valorizzarlo?
“Il Parco delle Madonie, grazie al supporto dei comuni del geopark e alle sue strutture, guidate dal commissario straordinario Salvatore Caltagirone, ha centrato l’obiettivo di avere confermata l’importante certificazione UNESCO che rappresenta un marchio di qualità e un attrattore di valore internazionale. Petralia Sottana, che già gode, attraverso l’azione delle precedenti amministrazioni e dell’associazione Haliotis, del primo sentiero geologico urbano d’Europa, ha visto, in questi anni, la valorizzazione del Geosito di Sant’Otiero (attraverso una azione voluta dal comune) sia per ciò che riguarda la sentieristica che per ciò che concerne la tabellazione e la manutenzione delle vie di arrampicata (realizzate in sinergia con il CAI)”.
“Ha inoltre recentemente inaugurato la nuova sede della sezione geologica del museo civico Antonio Collisani presso Palazzo Pucci. Dedicata al geologo Giuseppe Torre, la nuova sede dispone di un moderno apparato espositivo e di diversi supporti multimediali per parlare a ogni tipo di pubblico. Una porta per scoprire il nostro territorio che può essere fruito attraverso una ricca serie di sentieri e con l’ausilio di strutture per la visita come il Centro di Educazione Ambientale Il Grifone, sito a Piano Battaglia, nato da un bando partecipato con gli operatori e le associazioni del territorio. Già da ora, attraverso i nuovi fondi destinati alle aree interne, sono previste ulteriori progettualità per il recupero di nuovi spazi per il trekking attraverso la valorizzazione di strutture in disuso a Piano Battaglia”.
Turismo, cultura, demografia e servizi: come procedono i fondi PNRR e nazionali per il rilancio del territorio?
“Sul fronte PNRR il comune di Petralia Sottana è, innanzitutto, impegnato nel rifacimento della rete idrica attraverso il progetto di mappatura, ricerca perdite e sostituzione di tratti di rete ammalorate finanziato ai comuni in regime di salvaguardia attraverso la regia dell’Unione dei Comuni Madonie e l’assistenza tecnica di SoSviMa. Un progetto che, a regime permetterà di avere nuovi tratti di rete e sostituire parti vecchie di quasi cinquant’anni con evidenti benefici in termini di consumi e sicurezza del sottosuolo già gravato da alcuni fenomeni franosi”.
“Un’azione sul quale stiamo attivamente partecipando ad altre linee di finanziamento e che si unisce a quelle relativi al rinnovamento degli impianti di depurazione. Abbiamo centrato tutte le linee di finanziamento circa la digitalizzazione e attendiamo il passaggio a nuovo operatore per uniformare tutti i sistemi. Abbiamo creato nuovi spazi per il movimento con una palestra all’aperto attraverso il bando sui playground”.
Quali sono le principali difficoltà in tema di infrastrutture e viabilità per un comune delle aree interne come il vostro?
“Il tema della viabilità e dei trasporti è un problema assai spinoso nelle aree più interne. Nel tempo abbiamo, anche grazie alle opportunità derivanti da misure regionali, comunitarie e della SNAI , cercato di porre rimedio sia a livello locale che come componenti di aggregazioni territoriali. Mi preme ricordare gli interventi sulla SP 54 per Piano Battaglia, l’impegno con altri 4 comuni dell’unione per finanziare lavori utili allo svincolo autostradale di Irosa, l’avvio, una volta approvata la variante, del rifacimento della strada Torre-Casazza-Belice che interessa molte aziende agricole nonché le altre progettazioni presentate sulle strade rurali”.

“È certo, però, che tutto questo non basta e che, oltre ulteriori impegni sulle strade, è necessario un sistema di mobilità e di un lavoro a livello burocratico più snello e spedito. L’esempio paradigmatico è quello del progetto relativo alla fermata del bus Palermo – Catania presso Irosa e relativa attivazione di un sistema di interscambio con minibus verso i paesi madoniti. Un progetto di molti anni fa che va avanti con tempi lentissimi a causa di pastoie burocratiche e tempi autorizzativi lunghissimi. Un sistema che permetterebbe, ad esempio, di arrivare dall’aeroporto di Catania fino alle porte delle Madonie in maniera diretta attraverso un sistema di trasporto pubblico, aiutando residenti e turisti. Un progetto che non vede la luce mentre quello che ci manca è proprio il tempo; il tempo in cui il territorio si svuota e perde alcune delle su potenzialità migliori”.
Come vede lo sviluppo sostenibile, il coinvolgimento dei giovani e il futuro economico e culturale della comunità?
“Lo sviluppo sostenibile e l’economia di una comunità passa per il mantenimento dei servizi essenziali. In tal senso la nostra lotta, come capofila del distretto sociosanitario n. 35, in sinergia con tutti i sindaci, le associazioni e i cittadini, è quella di mantenere i servizi erogati dal nostro ospedale e dargli una mission (soprattutto nel campo della riabilitazione). Inoltre è quella di che si mettano a regime i servizi sanitari che verranno svolte nell’ospedale e nelle case di comunità. Servizi che dovranno essere giocoforza reinventati con un dialogo stretto con l’azienda sanitaria anche alla luce di una politica, dettata dal PNRR, che ha puntato tutto o quasi sulle ristrutturazioni e pochissimo sul personale. Vogliamo inoltre, con tutti gli strumenti, continuare a gestire le nostri reti idriche anche facendoci portavoce di un riconoscimento economico dei servizi ecosistemici che noi “produciamo” come ad esempio l’acqua. Un sistema utilizzato in altre nazioni, per aiutare le comunità territoriali a salvaguardare il territorio, attraverso una componente perequativa nella bolletta di quelle città che fruiscono della risorsa idrica”.
“In ottica di sviluppo si pone anche lo sforzo che abbiamo fatto circa la valorizzazione delle terre incolte (partecipando a ben due Associazioni Fondiarie) e ospitando la scuola dei giovani pastori che, lo scorso anno, ha visto ragazzi da tutta Italia formarsi per apprendere un mestiere antico alla luce delle conoscenze di oggi. Un esempio, che anche altri imprenditori hanno messo in campo, per coniugare la tradizione con l’innovazione e raggiungere mercati diversi da quello locale. Ciò in un contesto come quello di Petralia e delle Madonie in cui, al di là di ogni decremento demografico, è ancora forte una vivacità culturale invidiabile che prende le mosse da un substrato forte nato dalla nostra storia”.
Qual è la visione che desidera consegnare alla comunità al termine del suo mandato, e quali sono gli obiettivi per consolidare il rilancio del borgo?
“Il mio mandato si conclude a giugno 2027. Quello che mi auguro e che Petralia continui nel solco della partecipazione. Una partecipazione che a volte diventa incontro e che, in altri casi può diventare uno scontro che, però, deve essere sempre riportato sul binario della costruzione di nuove soluzioni. Ritengo che sia necessario, come si è detto, ripartire dalla comunità e non da soluzioni calate dall’alto: dalla comunità come portatrice di bisogni e come fucina di saperi, esperienze e capacità; dalla comunità come chiave per una soluzione e non come origine di un problema”.
“Penso che questo ruolo debba essere reclamato e riconosciuto dalle istituzioni e dalle aree più densamente popolate e che i servizi, l’accoglienza di altri popoli e culture nonché il rilancio, con nuovi linguaggi, delle nostre radici sia la soluzione più immediatamente praticabile per rilanciare la vita a Petralia e in tanti paesi delle aree interne”.