Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia, annuncia con soddisfazione l’imminente inizio dei lavori di restauro della Colombaia, “uno dei simboli più importanti della città di Trapani e della Sicilia intera”.
“Dall’audizione in Commissione per l’Esame delle Attività dell’Unione Europea con la Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani, l’architetto Girolama Fontana, e il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana è emerso che i lavori inizieranno tra qualche settimana con un primo stralcio funzionale di 800.000 euro. Questo primo intervento contempla la cantierizzazione e la demolizione del capannone interno alla Colombaia, con una previsione temporale di 7 mesi”, dichiara il deputato meloniano.
L’iniziativa, del valore complessivo di 27 milioni di euro, finanziata attraverso il Pnrr, prevede un restauro conservativo della Colombaia con destinazione museale. Nell’opera di riprogettazione sono inclusi servizi aggiuntivi come sale conferenze, un centro di ricerca, strutture didattico-scientifiche, ristorazione e foresteria.
“Il piano è già stato approvato. Si sta procedendo alla stesura dell’esecutivo, che si prevede di completare entro la fine dell’anno. Successivamente, sarà sottoposto al vaglio per l’autorizzazione finale della Commissione regionale dei Lavori Pubblici.”, continua l’onorevole.
Bica sottolinea l’importanza di questo intervento: “L’approccio, che é stato preceduto da approfondite analisi e indagini sul sito sia di natura tecnico-strutturale sia di natura archeologica storica e culturale, è estremamente conservativo, si interfaccia con l’altro intervento del water front trapanese, ma non interviene sul mare bensì sul solo isolotto calcareo ospitante la Colombaia. I progettisti provengono da studi di ingegneria e di architettura italiani aventi comprovata esperienza e professionalità nel settore. Inoltre, l’opera ha diversi centri di controllo come la Soprintendenza di Trapani, il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e il Ministero della Cultura. È stato confermato che l’importo stanziato è sufficiente per il restauro e per le finalità museali. E’ previsto il riutilizzo del ribasso d’asta per ulteriori miglioramenti e/o imprevisti.”
Il cronoprogramma, oltre all’imminente inizio dei lavori prevede la definitiva approvazione e controllo. I lavori dovrebbero concludersi entro il 31 dicembre 2028.
“Lavorerò fin da subito in sinergia con l’Assessorato e il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, la Soprintendenza di Trapani per definire la tipologia di museo. Il nostro obiettivo è garantire che, alla fine dei lavori, ci sia una progettualità chiara con l’idea di un museo che ospiti un centro di ricerca che guardi al futuro. Monitorerò l’iter per assicurare che questo patrimonio inestimabile venga restituito alla comunità in tutto il suo splendore e con piena funzionalità”, così conclude Bica.