Il piano diserbi di Reset fa discutere. Ancora. Dopo l’annuncio dell’azienda diretta da Fabrizio Pandolfo di procedere ad un’attività di pulizia straordinaria su una superficie di 65 chilometri di strade, a Palermo si sono susseguite una sequela infinita di polemiche. Ovviamente i soldi, circa 80.000 euro, non bastavano per tutta la città. E la società Partecipata ha dovuto fare delle scelte dettate da direttive imposte dall’amministrazione. Precedenza, quindi, alle borgate marinare e all’asse di viale Regione Siciliana.
Piano diserbi, tante lamentele in città
Una decisione che ha lasciato scontenti in molti, anche e soprattutto all’interno della maggioranza. Da chi avrebbe voluto degli interventi immediati nei pressi delle scuole a chi avrebbe preferito investire sui quartieri popolari, abbandonati da tempo al loro destino. Tutti scontenti, nessuno (o quasi) contento. C’è chi poi lamenta una “discriminazione” nella discriminazione. Sono i residenti dei quartieri Arenella e Vergine Maria, in settima circoscrizione. Un pezzo di costa nord lasciato fuori dal piano in questione. E qualcuno si chiede: ma le nostre non sono anch’esse borgate marinare?
Arenella e Vergine Maria alzano il dito
A porre il quesito, in particolare, è Giovanni Galioto, consigliere di quartiere in quota M5S. “Siamo venuti a conoscenza di questo piano diserbi. E’ un progetto evanescente che considera soltanto alcune zone della città, lasciandone scoperte altre. Vorremmo sapere quali sono i criteri oggettivi che hanno portato a questo assetto? Magari lo chiederemo al presidente di Reset Fabrizio Pandolfo e al suo dirigente Antonio Pensabene. Secondo la nota inviata al sindaco, si diceva che bisognava dare priorità alle borgate marinare della costa nord. Per qualcuno, evidentemente, le stesse si fermano soltanto a Mondello e Sferracavallo, dimenticandosi di due aree storiche come Arenella e Vergine Maria“.
Due quartieri che secondo Gisella Taormina, residente dell’area di piazza Bordonaro, vivono una generale disattenzione da parte delle istituzioni. “Le direttive del sindaco vengono disattese. Arenella e Vergine Maria sono nel caos assoluto. Prima di emanare progetti, bisognerebbe pianificare programmi seri per vedere di eliminare i vari problemi dei nostri quartieri, come ad esempio il traffico, la viabilità o la sicurezza in spiaggia. E’ arrivato il momento di sedersi e di ragionare su come si possono mettere a posto queste aree. Altrimenti i buoni propositi rimangono solo sulla carta“.
La replica dell’assessore Alongi
Sulla questione è intervenuto ai microfoni de IlSicilia.it l’assessore all’Ambiente Pietro Alongi. “Duole constatare la fuga in avanti di un consigliere di circoscrizione che, se si fosse informato, avrebbe scoperto che le aree di Vergine Maria ed Arenella erano già inserite nel cronoprogramma. Comunichiamo, certi della buona fede in quello che ha dichiarato, che queste due aree sono inserite in questo primo intervento di cronoprogramma. Tanto che Reset ha rinviato di qualche giorno l’intervento in viale Regione Siciliana per intervenire domani all’Addaura e, nei prossimi giorni, nelle aree di Vergine Maria ed Arenella. E’ chiaro che fare proclami è molto più semplice che programmare, pianificare e fare“, ha concluso l’esponente della Giunta di Roberto Lagalla.