Il libro mastro delle infrastrutture. In Consiglio comunale si inizia a discutere del piano triennale delle opere pubbliche 2025-27. Un atto in cima all’agenda del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, già dal mese di luglio insieme al Documento Unico di Programmazione. Ma dalle parti di Palazzo Comitini le cose sono andate un po’ a rilento. In parte per la necessità di integrare la delibera promossa dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando con alcuni emendamenti tecnici. Per altra parte a causa di alcune beghe politiche avvenute all’interno della maggioranza.
Commissione congiunta sul piano triennale, assenti gli assessori di Forza Italia
Un fatto, quest’ultimo, sottolineato da una dura nota lanciata dalle opposizioni. Un affondo con il quale Rosario Arcoleo (PD), Giulia Argiroffi (OSO), Mariangela Di Gangi (PD) Ugo Forello (OSO), Franco Miceli e Carmelo Miceli (Gruppo misto) hanno attaccato senza mezzi termini la condotta del centrodestra, in particolare degli assessori di Forza Italia. Motivo del contendere l’assenza di Aristide Tamajo e Pietro Alongi alla seduta congiunta della I e della II Commissione, convocata proprio sul piano triennale delle opere pubbliche. Al tavolo con i consiglieri comunali c’erano solo il proponente Salvatore Orlando e il collega di Lavoriamo Per Palermo Maurizio Carta.
“Dei quattro assessori competenti sugli interventi previsti, soltanto due si sono presentati. Gli altri due, entrambi di Forza Italia, hanno disertato per impegni più importanti, bloccando così la discussione sugli emendamenti e costringendo a un rinvio di almeno due giorni. Il risultato è chiaro: il calendario stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo salta e il piano triennale non potrà approdare domani in Consiglio comunale, come invece richiesto con forza dal sindaco. Palermo paga ancora una volta le lotte interne alla maggioranza, incapace di garantire compattezza e rispetto delle istituzioni. Gli stessi assessori assenti — responsabili di settori cruciali come ambiente, rigenerazione urbana ed edilizia scolastica — hanno già dimostrato, nel precedente programma, risultati prossimi allo zero in termini di spesa e obiettivi raggiunti”.
La polemica in casa azzurra
Elemento che appare paradossale visto che qualche giorno fa fu proprio un esponente di Forza Italia, l’ex capogruppo Gianluca Inzerillo, a chiedere di fare presto sul piano triennale. Al centro del dibattito, tutto interno a Forza Italia, c’era il buon esito dell’iter procedurale relativo all’asilo comunale da intitolare padre Pino Puglisi e da realizzare all’interno del quartiere Brancaccio. In quell’occasione, fu proprio il dirigente nazionale di Forza Italia a sottolineare l’impasse che regnava sulla delibera. Una questione sulla quale il consigliere comunale azzurro chiedeva di più al proprio capogruppo Leopoldo Piampiano. Un intervento però che non è stato gradito dall’esponente dell’ala Tamajo, tanto da provocarne una decisa reazione in aula.
Gli emendamenti al vaglio delle commissioni
Chiaramente, il piano triennale delle opere pubbliche copre una vasta gamma di interventi. Una lunga lista che però va ancora aggiornata. A chiedere delle modifiche sono stati i dirigenti tecnici degli uffici comunali. Ciò per aggiornare la delibera rispetto agli avventi cambiamenti dalla primavera ad oggi. Sulla questione, le commissioni consiliari stanno approfondendo il contenuto degli emendamenti. In alcuni casi si tratta di aggiungere alcuni interventi. E’ il caso delle opere previste all’interno del piano FUA (Area Unica Funzionale). Una lista anticipata dalla redazione de ilSicilia.it e nella quale rientrano la realizzazione di un nodo intermodale a Brancaccio, di un nodo intermodale nei pressi della stazione Francia, la creazione di un terminal a piazza Giulio Cesare, il progetto di rigenerazione urbana di piazza Boiardo (in vista della realizzazione della linea B e della linea A del tram).
Il capitolo dei fondi FUA
E ancora, sempre in tema tram, rientra la creazione del terminal Giachery, la riqualificazione urbana di piazza Tukory e di piazza Montalto (in futuro attraversate dalla linea C), la creazione di un nodo intermodale in piazza Castelnuovo, il restyling degli spazi dei Cantieri Culturali della Zisa, del mercato ittico e di Villa Niscemi. Tutti interventi che dovrebbero essere inseriti nell’annualità 2026 e che valgono complessivamente circa 35 milioni di euro di investimenti. Sempre in ambito FUA rientrano altri due progetti: la creazione di un complesso museale in viale Diana, il cui capitolo di spesa crescerà a 1,3 milioni di euro, e il progetto della “Green Way”, ovvero la pista ciclabile che collegherà Palermo a Monreale. Il progetto definitivo, già disponibile, prevede una spesa di circa 16,3 milioni di euro. Al momento, l’intervento si trova inserito nell’annualità 2027. Ma l’obiettivo degli uffici è quello di portare una prima tranche da 5,8 milioni di euro già nell’annualità 2026.
E ancora: dal tram a Villa Deliella
Ci sono poi due interventi che potrebbero essere inseriti nell’elenco annuale 2025. Si tratta di interventi che devono andare a gara entro il 31 dicembre 2025, pena la perdita dei fondi. Si tratta della riqualificazione urbana delle aree esterne al campetto “Andrea Parisi” del plesso Sciascia e l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria nei cimiteri del Comune di Palermo.
Altre modifiche riguardano l’aumento del capitolo di spesa dedicato alla ristrutturazione della chiesa di San Paolo (intervento inserito nella competenza della struttura commissariale “Caivano bis che costerà circa 2,5 milioni di euro). C’è poi il progetto l’inserimento del nuovo sovrappasso da creare in viale Regione Siciliana all’altezza di via Perpignano. A seguire figurano le opere di ristrutturazione del Teatro Massimo e del Polo Tecnico. Quest’ultimo da inserire nell’annualità 2026. Ci sono poi due progetti in partenariato pubblico-privato. Si tratta del parcheggio d’interscambio Giulio Cesare, previsto nell’elenco delle opere accessorie al tram, e del nuovo parcheggio da realizzare nei pressi di Villa Deliella. Costo dell’operazione circa 48 milioni di euro.
Lagalla: “Bene commissioni congiunte, si procederà più speditamente in aula”
A fare il punto della situazione è stato il sindaco Roberto Lagalla. Intervenuto questa mattina ai microfoni dei giornalisti a Palazzo Palagonia, il sindaco ha illustrato lo stato dell’arte del documento di programmazione. “L’atto ha avuto bisogno di tutti quegli aggiornamenti chiesti dagli uffici, stante tutte le opere che sono già nella programmazione dell’Amministrazione. Valuto molto positivamente questo lavoro, voluto dai presidenti Rini e Milazzo, di valutare preventivamente il piano triennale delle opere pubbliche, il quale è di fatto il brogliaccio delle infrastrutture cittadine. Ciò permetterà di procedere più velocemente in aula“.