Quasi due anni senza notizie. E adesso è arrivata l’amara notizia. I soldi per finanziare il progetto di riqualificazione di piazza Achille Grandi non ci sono ancora. A metterlo nero su bianco sono i rappresentanti degli uffici del Comune di Palermo in una nota di risposta inviata su un’interrogazione presentata dal gruppo consiliare del M5S. L’intervento che interessa l’area dello Sperone è rimasto fuori dalla lista approvata a gennaio 2024 in Consiglio Comunale sulla riorganizzazione dei fondi ex Gescal.
Risorse necessarie a finanziare un pacchetto di opere di rigenerazione urbana per un totale d’investimenti complessivo da 58 milioni di euro. Un alveo dal quale è rimasta fuori non solo la proposta di riqualificazione su piazza Achille Grandi ma anche quella di via Carosio, arteria urbana del quartiere Zen. I soldi infatti non bastavano per tutte le opere previste nell’organizzazione originale. A tal proposito, l’aula ha votato un ordine del giorno proposto proprio dall’esponente pentastellato Antonino Randazzo per trovare al più presto una fonte di finanziamento per sostenere il progetto che punta a creare un‘area verde su un terreno condannato purtroppo oggi al degrado. Missione, al momento, ancora in corso.
Il caso di piazza Achille Grandi
Nell’atto sottoscritto l’8 ottobre dal dirigente tecnico Giuseppe Sacco si legge infatti che “l’Amministrazione ha cercato, in questo lasso di tempo trascorso dall’approvazione della deliberazione del 17/01/2024, di individuare la fonte di finanziamento idonea, per tempistica e presupposti, alla realizzazione del progetto. Tuttavia, alla data odierna, non è stata individuata alcuna fonte di finanziamento utile“. Insomma, dopo ventidue mesi, i soldi necessari a sostenere il progetto non ci sono ancora.
La riorganizzazione dei fondi ex Gescal
Il treno dei fondi ex Gescal ha lasciato da tempo la stazione. Il semaforo verde dato dal Consiglio Comunale a gennaio 2024 permise di sbloccare investimenti per un ammontare complessivo di 58 milioni di euro su tre quartieri della città, ovvero Zen, Sperone e Borgo Nuovo. Un voto che arrivò al termine di un dibattito molto lungo fra le forze di maggioranza e quelle di opposizione. Al centro del confronto finirono sia i sopracitati progetti rimasti fuori dalla delibera che la programmazione sugli interventi di manutenzione stradale. Da allora in avanti, sono intervenuti alcuni cambiamenti importanti.
Con riguardo a Borgo Nuovo ad esempio, le risorse a disposizione sono entrate nel più generale alveo di competenza della struttura commissariale instaurata sul modello Caivano fra il Governo Nazionale e il Comune di Palermo. Ente che ha recentemente annunciato l’avvio dei lavori per riqualificare l’area sportiva di largo Gibilmanna e la chiesa di San Paolo. Sul fronte Zen invece, il Consiglio Comunale ha recentemente approvata la delibera in variante urbanistica con la quale si autorizzano gli espropri necessari a garantire il rilancio dell’area compresa fra via Fausto Coppi, via Primo Carnera e la chiesa di San Filippo Neri. Buone notizie che, si spera, interesseranno a breve anche il progetto di piazza Achille Grandi. A tal proposito, dal Comune hanno fatto sapere che “E’ comunque all’attenzione dell’Amministrazione l’intervento di che trattasi che si cercherà di candidare non appena sarà individuata la fonte di finanziamento utile allo scopo“.