Un 43enne della provincia di Catania è stato arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari, con l’obbligo dell’uso del braccialetto elettronico, per minacce, lesioni personali maltrattamenti in famiglia, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dl gip.
I militari erano già intervenuti dopo un’aggressione in casa. Il marito aveva picchiato la moglie e lei, per testimoniare le violenze subite, si era ripresa con il telefonino postando sui social un video con cui ha documentato le ferite riportate nell’aggressione. L’iniziativa ha provocato la rabbia dell’uomo che, tornato a casa, l’ha colpita con calci e pugni alla presenza delle loro figlie, due e sette anni, procurandole una vistosa tumefazione all’occhio destro.
La donna era riuscita ad avvisare i carabinieri che sono intervenuti sul posto trovando la coppia a casa, hanno allontanato dall’abitazione l’uomo e chiesto l’intervento di personale medico per la donna, che non ha voluto denunciare il marito. Dalle sue dichiarazioni è però emerso che l’uomo l’avrebbe privata di ogni iniziativa e libertà a causa della gelosia, impedendole anche di vedere le proprie sorelle, di uscire da casa e, addirittura, di accompagnare le figlie a scuola, in particolare negli ultimi quattro anni, con quotidiani episodi di violenza fisica.
Il gip di Catania ha convalidato l’obbligo di allontanamento e ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con l’obbligo dell’uso del braccialetto elttronico.