Parla il figlio: “Ci vedevamo poco ma gli ho voluto bene”
“Ci vedevamo poco ma io gli ho sempre voluto bene. Proprio in questi giorni di grande tristezza ho rivisto tante volte un video amatoriale che ci ritrae tutti insieme in Sicilia, papà abbraccia con affetto mio figlio Sean, ancora piccolo, mentre gli insegna alcune parole in italiano“, conclude.
Il sindaco Burtone: “Pippo mi ha lasciato testamento politico”

“Pippo Baudo per noi è un familiare, legato alla nostra comunità, quindi il dolore è sentito e profondo. Ieri ho incontrato Dina, la sua assistente, e mi ha detto che Pippo ci teneva ad essere sepolto qui: lo abbiamo accolto rispettando le indicazioni della famiglia. Siamo qui perché Pippo ci teneva“.
Lo afferma il sindaco di Militello in val di Catania, Giovanni Burtone, mentre assiste al flusso di persone che stanno rendendo omaggio nella chiesa di Santa Maria della Stella al presentatore. La salma è arrivata ieri sera da Roma accompagnata dalla figlia Tiziana, dall’assistente Dina e dai nipoti.
Baudo ha chiesto che i funerali si svolgessero a Militello e che la sua salma sia tumulata nella tomba di famiglia. Secondo il testamento sembra che l’unico che possa parlare ai funerali sia proprio il sindaco.
“Pippo ci teneva che io parlassi, ero molto amico. Lui seguiva le nostre vicende amministrative – spiega Burtone – L’ultima volta che l’ho sentito è stato dopo il 20 aprile: avevamo avuto il riconoscimento di borgo più bello d’Italia e in quell’occasione era stato detto Militello il paese di Pippo Baudo. Gli avevo raccontato che avevamo raggiunto questo grande risultato. E lui mi ha dato un testamento: Giovanni ora le istituzioni internazionali mancano. Continua a lavorare per la vivibilità ma guardate ad un orizzonte più ampio. Aveva dei valori profondi“.
Il cordoglio della città di Acireale
L’amministrazione comunale si unisce al cordoglio della famiglia e di tutti coloro che hanno amato un siciliano che ha fatto la storia della televisione italiana e che non ha esitato ad esprimere la piena condanna alla mafia.
“Fu un illustre cittadino di Acireale. Al Santa Tecla Palace sposò Katia Ricciarelli. Con Rino Nicolosi e l’allenatore Busetta festeggiò con un indimenticabile giro di campo la promozione in serie C1. Partecipò a tanti eventi pubblici. Scelse Santa Tecla come rifugio estivo. Quella villa che la mafia fece saltare in aria nel 1991, scrivendo una delle pagine più brutte della storia della nostra città. Acireale esprime la più sincera gratitudine a Pippo Baudo per aver dato lustro e onore alla nostra terra“.
Nell’impossibilità di esporle al Palazzo municipale di Catania, attualmente interessato da lavori di riqualificazione, le bandiere a mezz’asta sono state collocate a Palazzo dei Chierici in piazza Duomo, in segno di lutto nel giorno dei funerali di Pippo Baudo. Nel pomeriggio il sindaco Enrico Trantino prenderà parte alle esequie a Militello in Val di Catania insieme alle altre autorità.