Condividi

Pizzo e l’inopportuna raccolta fondi per pagare il riscatto dei pescatori mazaresi

martedì 15 Dicembre 2020
ex assessore regionale Lavori pubblici
Giovanni Pizzo ex assessore regionale ai Lavori pubblici

Si vanta di essere un democristiano d’antan, un moderato che però scivola sul terreno viscido del populismo. Questo è accaduto a Giovanni Pizzo, che Giampiero D’Alia indicò come sostituto di Giovanni Pistorio quando questi si avventurò in apprezzamenti poco lusinghieri nei confronti dell’allora presidente della Regione, Rosario Crocetta. Pizzo, inopinatamente, ha lanciato su change.org una petizione per chiedere “all’Ars che deliberi una somma – trascrivo testualmente, errori compresi – per liberare, tramite pagamento di un riscatto, i pescatori mazaresi. Questa somma venga destinata al governo italiano per la liberazione degli ostaggi. Non basterà solo questo ma la Sicilia deve proteggere i suoi figli”.

Pizzo, moderato populista, secondo me, ha anche le idee molto confuse. Primo, pagare un riscatto, sia pure con il nobile fine di liberare i 18 pescatori di Mazara del Vallo, da quasi quattro mesi nelle grinfie degli scagnozzi del generale Haftar, sarebbe un grave errore. Nessun pescatore italiano si potrebbe più aggirare nelle acque del Mediterraneo senza il rischio di essere sequestrato da libici, tunisini o egiziani. Ma lasciamo perdere questo. L’Ars, dovrebbe deliberare una somma che dovrebbe poi girare al governo nazionale per trattare il riscatto. E di grazia, quanti soldi dovrebbe stanziare l’Assemblea regionale siciliana? Fermo restando che dovrebbe essere la giunta regionale ad indicare i capitoli da cui attingere. Soldi, come detto, che dovrebbero essere messi nelle mani del ministro degli Esteri che dovrebbe trattare con Haftar. Vi rendete conto nelle mani di chi è stato l’Assessorato alle Infrastrutture della Regione siciliana ai tempi di Crocetta?
Pizzo, probabilmente, si è confuso. Forse, non sa che i servizi segreti italiani dispongono di un apposito fondo che in diverse occasioni è stato usato per pagare il riscatto di ostaggi nelle mani di terroristi. Ma si può comprendere il suo sbandamento: probabilmente è alla ricerca di una nuova identità politica. Ma faccia presto, prima di trasformarsi in una banderuola.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.