“È il frutto di un lavoro» – ha detto il responsabile della neurologia, Luigi Grimaldi – «partito dalla definizione di un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale), basato su criteri internazionali tempo-dipendenti che coinvolge ben quattro reparti e servizi, per arrivare a somministrare il farmaco trombolitico in vena (tempo door-to-needle) entro 60 minuti dall’ingresso del paziente in pronto soccorso”.
“In questo arco temporale – ha aggiunto Grimaldi – deve essere effettuata l’anamnesi, la valutazione neurologica e clinica, in scala, sulla gravità dell’ictus, gli esami ematochimici, la TC encefalo o anche una RMN encefalo con refertazione da parte del radiologo”.
Nel percorso assistenziale, definito dal neurologo Andrea Mazzeo, esperto di malattie cerebrovascolari, vengono coinvolti i medici del pronto soccorso, della neurologia, i radiologi e il laboratorio analisi.
“Per raggiungere questi risultati – ha evidenziato Grimaldi – occorre un continuo controllo di qualità inter-reparto fra tutte le professionalità coinvolte”.
Nel 2024, i pazienti ricoverati in neurologia per malattie cerebrovascolari sono stati oltre 300. Il percorso stroke è stato attivato su 80 pazienti, con 30 trombolisi effettuate.
“Un arrivo tardivo del paziente in ospedale, dall’esordio dei sintomi – ha sottolineato Grimaldi – non consente la somministrazione del farmaco, aumentando il rischio di sviluppare emiplegia. Per evitare ciò occorre un’integrazione tra il territorio e l’ospedale”.
Sono stati invece 6 i pazienti inviati, sempre nel 2024, per trombectomia (chiusura dei grossi vasi cerebrali) ai centri di chirurgia endovascolare di Palermo e Messina, a cui afferisce la stroke unit del Giglio, essendo un centro spoke nella rete regionale.
“È questo un riconoscimento internazionale che ci gratifica» – ha dichiarato il presidente della Fondazione Giglio, Victor Mario di Maria – «e che premia un lavoro di squadra costantemente orientato alla qualità delle cure e al miglioramento dell’offerta sanitaria secondo le migliori evidenze scientifiche”.
“Nel 2018 abbiamo istituito la Stroke Unit – ha affermato il direttore generale, Giovanni Albano – credo di non esagerare nell’affermare che sia il progetto che, più di tanti altri, ci ha reso orgogliosi per aver dato un servizio di grande valenza sociale e clinica al territorio delle Madonie.
Ringrazio il personale sanitario del pronto soccorso, della radiologia e della neurologia per la professionalità e l’impegno profuso in questi anni”.