“Il Pnrr nasce per dare delle risorse alle imprese e ai paesi dell’Ue. Tutte le operazioni di polizia giudiziaria, che sono avvenute al Nord Italia, hanno riscontrato un virus di capitali illeciti, che si insinua dove c’è un’economia più solida. Questo provoca un danno all’economia stessa . Il nostro compito è quello di mettere in atto delle misure per evitare che questo avvenga”. Così il prefetto di Palermo, Massimo Mariani.
“La lotta alla mafia – aggiunge – è mettere le mani a tutto questo, per evitare infiltrazioni nell’economia, a maggior ragione per quanto riguarda il Pnrr. Noi siamo fortemente impegnati in questo ambito, per garantire che le opere vadano avanti e per impedire che questa gentaglia faccia irruzione nelle opere pubbliche”.
“Stiamo sperimentando, insieme a privato che si chiama Topnetwork, una piattaforma che rende tracciabile e trasparente, alle forze di polizia e agli organi di controllo dello Stato, tutte le transazioni, tutti gli appalti e tutte le procedure amministrative che, operando al di sopra di una certa soglia, entrano in un evidente stato di sospettabilità, almeno teorica e potenziale”. Ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, annunciando la creazione di una piattaforma dal nome “Legalileo” per la tracciabilità delle procedure amministrative del Comune.
“Il sistema – aggiunge – di cui viene reso obbligatorio l’uso, al di sopra di una certa soglia economica, per tutte quelle imprese che risultano vincitrici di competizioni pubbliche, di bandi pubblici varati dal comune. Il Comune ha una capacità di spesa importante grazie al Pnrr, grazie ai fondi strutturali europei e nazionali che mirano a migliorare la qualità e la quantità delle azioni a potenziamento del territorio e della sua competitività, ed è chiaro che laddove vi siano cospicue risorse, la tentazione dell’infiltrazione mafiosa o corruttiva è certamente ipotizzabile”.