Si ricorderà che la questione della recente esclusione da parte del Mipaaf di alcuni progetti agricoli siciliani dai fondi afferenti al Pnrr, per l’ammodernamento delle reti irrigue, era approdata in Ars. Durante i lavori d’aula, il governo Musumeci ha dato le sue comunicazioni.
“Quello con il ministro Patuanelli è stato un incontro positivo: si è ribadito che i parametri specifici per quanto riguarda i fondi del Pnrr rispetto alle opere di sistemazione della rete irrigua non erano stati concordati definitivamente nella conferenza Stato-Regioni”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla, riferendo in aula.
Dall’incontro a Roma è emerso comunque che “la Sicilia ha comunque otto progetti che rispettano quei parametri, nonostante questi ultimi non fossero definitivi: si tratta di progetti esecutivi per 45 milioni – ha spiegato ancora l’esponente della giunta regionale- e di progetti definitivi per altri 75 milioni. In tutto 120 milioni recuperati”. Scilla ha quindi concluso: “Era assurdo e ingiusto dire che i progetti presentati dai Consorzi di bonifica non erano finanziabili”.
Alle opposizioni che hanno contestato al governo lo scarso controllo dei progetti per le reti idriche dei Consorzi di bonifica bocciati e l’atteggiamento di attacco nei confronto del ministero, Scilla ha replicato: “Io non ho attaccato il ministro da un punto di vista personale, ho contestato i parametri che non erano stati concordati”.
Dei sei progetti esecutivi ripescati tre sono stati presentati dal Consorzio Trapani 1, e uno dai Consorzi Agrigento 3, Ragusa 8 e Caltagirone 7 per un totale di 45 mln euro; i due definitivi riguardano il Consorzio Agrigento 3 per 76 mln.