“Sul Recovery Plan, un’occasione irripetibile per il nostro Paese, ci saremmo aspettati fosse più attento verso il Sud con un coinvolgimento maggiore degli Enti locali che rappresentano la frontiera di prossimità delle istituzioni con i cittadini. Invece, pur rispettando le buone intenzioni del Governo Draghi, dobbiamo prendere atto che ci sono una serie di impegni generici, con il Ponte sullo Stretto di Messina ancora una volta grande assente dai programmi dell’esecutivo e una nuova penalizzazione per l’isola e tutto il Mezzogiorno. Purtroppo non può bastare la previsione del 40% delle risorse per il Sud per sanare il gap con il nord del Paese“. Lo ha dichiarato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che non fa mistero del suo disappunto per le decisioni del governo Draghi sull’utilizzo dei fondi destinati all’Italia nell’ambito del Recovery Fund.
“Il mezzogiorno dell’Italia – evidenzia Pogliese – avrebbe bisogno di investimenti davvero più imponenti e incisivi. Come fece la Germania che in meno di dieci anni riuscì a colmare il divario tra l’Est e l’Ovest del Paese tedesco. I Comuni, inoltre, al momento non hanno alcuna contezza dei programmi di dettaglio, se non indiscrezioni sulle opere infrastrutturali da realizzare, che nessuno però è in grado di confermare“.
“Da questo punto di vista – aggiunge Pogliese -, purtroppo i sindaci non possono che ritenersi insoddisfatti del Recovery Plan, perché siamo di fronte a un’esclusione immotivata degli organi elettivi espressione del territorio, da una fase fondamentale per lo sviluppo della Nazione”.