Non si placano le polemiche dopo che la Commissione esaminatrice per le procedure comparative per la categoria EP dell’area Amministrativa-Gestionale è stata dichiarata decaduta. Nelle scorse ore è arrivata la risposta a firma del Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, e del Direttore Generale, Roberto Agnello, alla nota inviata, qualche giorno fa, dal coordinatore provinciale del Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola (Snals), Giovanni Madonia Ferraro.
“Con riferimento alla nota citata in oggetto, del 2 agosto 2023, di codesta Organizzazione Sindacale, si evidenzia come i risultati già raggiunti abbiano ampiamente dimostrato di aver sempre agito, grazie alla rigorosa e trasparente azione amministrativa dell’Università di Palermo retta dall’assoluta osservanza delle norme di legge e delle disposizioni dei regolamenti di Ateneo, in modo conforme ai principi di legalità e buona amministrazione. Posta questa doverosa premessa, relativamente alla procedura di progressione economica verticale per la categoria EP dell’area Amministrativa-Gestionale, nel condividere che trattasi di una procedura tormentata sin dall’inizio, è bene precisare che tale circostanza non è in alcun modo addebitabile a determinazioni dell’Amministrazione. A tal fine, in relazione alle considerazioni e ai dubbi manifestati sul decreto che ha disposto la decadenza della Commissione da parte del Direttore Generale, si fa presente che, anche in tal caso, si è trattato di un atto dovuto in espressa esecuzione delle norme regolamentari di Ateneo e precisamente dell’art. 12, comma 8, del Regolamento per la disciplina delle procedure selettive per l’assunzione del personale Tecnico ed Amministrativo e Bibliotecario, il quale testualmente recita: “I lavori della Commissione devono essere conclusi entro sei mesi a decorrere dall’avvenuta adozione del provvedimento di nomina”. Al riguardo, si precisa che il Presidente della Commissione di cui trattasi non solo ha formalmente segnalato l’impossibilità di completare i lavori entro i termini previsti dal citato Regolamento di Ateneo ma ha anche ribadito che, a suo avviso, non sussistevano le condizioni per richiedere la proroga (contemplata dall’art.12 comma 9 del sopra detto Regolamento di Ateneo) finalizzata alla conclusione delle procedure concorsuali. Nel condividere, infine, il disagio dei lavoratori dell’Università di Palermo per la progressione verticale di che trattasi, che, si ribadisce essere stato causato da situazioni estranee ed esogene all’attività amministrativa dell’Ateneo, dispiace prendere atto che vengano insinuati dubbi sul corretto operato della Direzione di questo Ateneo. Ad ogni modo, si assicura che si procederà a porre in essere tutti gli atti necessari per consentire l’avvio dei nuovi lavori per la conclusione della procedura de qua“.